Alessandro Florenzi, difensore del Milan classe ’91, Campione d’Europa con la nazionale italiana e Campione d’Italia in rossonero, si è raccontato a Carlo Pellegatti nell’esclusivo Q&A di StarCasinò Sport, il sito di intrattenimento sportivo Official Partner di AC Milan.
Cosa ha detto Florenzi
La chiacchierata con il giornalista di fede rossonera è iniziata dalla strettissima attualità e dalla Champions League, entrata nella fase calda: gli ottavi di finale contro il Tottenham di Antonio Conte.
Florenzi, giocatore dal carisma unico e uomo spogliatoio amato da tutti, è rientrato da poco in squadra e non è riuscito a essere in campo nella sfida di andata: «I ragazzi hanno fatto una prestazione importante, una prestazione che serviva a tutto il gruppo. Abbiamo passato dei momenti non facili. La squadra ha fatto una partita sontuosa, tra poco ci sarà il ritorno e dobbiamo impegnarci ancora di più per continuare questo sogno».
Il terzino rossonero - a lungo ai box a causa di un infortunio - è tornato ad allenarsi con il gruppo da alcuni giorni e ha commentato così il suo periodo difficile: «È un infortunio che difficilmente si vede in questo sport. Le prime settimane non sono state facili, ero molto sconfortato. Ci sono stati alcuni momenti in cui volevo mollare tutto: mi sono chiuso, circondato dall’affetto della famiglia - la cosa per me più importante - che mi ha aiutato a uscire dal loop mentale.
Gli obiettivi
Ora la testa è focalizzata sugli obiettivi di questa stagione, con la rincorsa al Napoli che si sta facendo sempre più difficile, visto il percorso quasi perfetto della formazione partenopea. Sui traguardi da raggiungere da qui a giugno, Florenzi ha sottolineato: «Siamo partiti con l’obiettivo di vincere lo scudetto, quello della seconda stella. Ovviamente ci sono anche gli avversari: qualora il Napoli continuasse con questo ritmo, saremmo i primi a fargli i complimenti. Poi ci siamo fissati il secondo obiettivo: la qualificazione alla prossima Champions League. Faremo di tutto per rivivere serate come quella con il Tottenham».
L’allenatore della squadra campana capolista è una sua vecchia conoscenza, dato che Luciano Spalletti è stato suo allenatore alla Roma: «Ho un ricordo positivo di Spalletti. Ho tanta stima per l’uomo e per l’allenatore. Il segreto del Napoli sta nell’avere un mister capace di far esprimere i giocatori appieno».
In Ucraina un anno di guerra è passato e per milioni di persone il dolore continua. Stremate dal freddo, le famiglie lottano ogni giorno per la sopravvivenza.
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Parole di elogio anche per il suo attuale allenatore, Stefano Pioli: «Con lui sono cresciuto, mi ha insegnato a tirare fuori il meglio di me in ogni allenamento. Ti sprona con le parole e con gli sguardi».
Durante l’intervista con Carlo Pellegatti, Alessandro Florenzi ha espresso il suo apprezzamento per le doti di due calciatori italiani: «Il giocatore che mi affascina di più in Europa? Marco Verratti, quando sta bene gira tutto diversamente. Il tiro al volo? Mi ritengo bravo a calciare al volo, ma c’è uno più bravo di me: Fabio Quagliarella, giocatore fantastico sotto tanti punti di vista e per questo aspetto è il migliore di tutti. Ma vi racconto da dove nasce la leggenda del mio tiro al volo…».
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