Il giallo Abramovich irrompe in ogni contesto. Dal tema sanzioni agli oligarchi russi fino ai negoziati. I giri dei suoi yacht attraverso il mediterraneo, le ville e i beni a rischio e un ruolo da mediatore che sin dalle prime ore si è ritagliato. Un vecchio amico di Putin ma al fianco dell'Ucraina? Il magnate, proprietario del Chelsea (che ha messo in vendita) oggi è finito al centro della cronaca per un presunto avvelenamento, insieme a due negoziatori ucraini, subito dopo i colloqui tra Kiev e Mosca. E non solo per quello: un presunto biglietto portato a Putin con un messaggio da Zalensky rispedito al mittente.
Abramovich, il ruolo da mediatore
Secondo quanto ha scritto il Financial Times è stato il presidente russo in persona, Vladimir Putin, ad approvare il coinvolgimento di Roman Abramovich nei colloqui di pace tra Russia ed Ucraina.
La sua presenza a Gomel
David Arakhamia, capo del partito di Zelensky in Parlamento e membro della delegazione ucraina, ha confermato di aver incontrato Abramovich a Gomel, in Bielorussia, quando si è svolto il primo round di colloqui. «Posso confermare che il signor Abramovich è fortemente coinvolto nei colloqui di pace», ha detto al Ft. Il miliardario «è entrato nel processo attraverso la comunità ebraica internazionale», ha aggiunto. Nelle ultime settimane, evidenzia il giornale della City, l'oligarca ha incontrato anche l'ex cancelliere tedesco Gerhard Schroder a Mosca insieme a Vladimir Medinsky, il capo della delegazione russa ai colloqui. Il suo jet privato, inoltre, è stato fotografato in Israele e Turchia, due dei Paesi più coinvolti negli sforzi di mediazione. «Sta cercando di fare quello che può», ha insistito una delle persone vicine al miliardario. In Turchia Abramovich ha incontrato Ibrahim Kalin, un alto consigliere di politica estera del presidente Recep Tayyip Erdogan, secondo una persona a conoscenza dell'incontro, ma l'ufficio del leader turco non ha voluto commentare. E questa settimana due mega yacht appartenenti ad Abramovich hanno attraccato sulla costa meridionale del Paese. Un funzionario dell'ufficio del primo ministro israeliano Naftali Bennett - conclude il Ft - ha negato che Abramovich abbia avuto un ruolo nell'assicurare il coinvolgimento di Israele. Un portavoce del miliardario ha affermato che «non è utile commentare il processo» dei colloqui o il coinvolgimento di Abramovich, per il loro successo.
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