Violenta la figlia e poi la minaccia: «Ti sfregio il viso»

Violenta la figlia e poi la minaccia: «Ti sfregio il viso»
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Giovedì 13 Gennaio 2022, 05:02
L'INCHIESTA
Incontrava la figlia ogni volta che faceva ritorno nella sua città di origine, in provincia di Latina. E per la ragazza, allora minorenne, cominciava l'incubo. Maltrattamenti, botte, violenze fisiche e psicologiche che piegavano la volontà della giovane. Poi, due episodi di violenza sessuale consumata, avvenuti tra il 2018 e il 2020, e una tentata. Infine, le minacce ripetute che servivano a terrorizzarla: se avesse denunciato l'accaduto, lui, suo padre, l'avrebbe sfregiata con l'acido. Una storia terribile avvenuta in un comune del territorio pontino, che per ragioni di riservatezza non è stato possibile divulgare, su cui hanno fatto luce gli investigatori della squadra mobile di Latina guidati dal vicequestore Giuseppe Pontecorvo dopo aver ascoltato il drammatico racconto della giovane, oggi 20enne. L'uomo, destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Latina Giorgia Castriota, è stato arrestato nella serata di ieri con la collaborazione degli agenti della squadra mobile di Vercelli. E' accusato di maltrattamenti e violenza sessuale commessi sulla figlia quando era ancora minorenne, ma la storia è emersa solo in epoca più recente quando la ragazza ha deciso di confidare la sua drammatica storia a un'amica. Da quel momento, grazie a questa mediazione, gli investigatori sono riusciti a portare la giovane negli uffici della questura, dove è stata ascoltata in modalità protetta come avviene per tutte le vittime di violenza e con un adeguato supporto psicologico. Qui, affrontando il dolore del ricordo e la paura del presente, ha ricostruito un quadro di maltrattamenti e violenze fisiche ripetute, che spesso le lasciavano evidenti segni sul corpo ma che lei aveva sempre giustificato in altri modi agli occhi degli altri. Poi, le violenze psicologiche e quelle sessuali, terribili da sopportare per chiunque e più che mai per una ragazza adolescente. Almeno due sono stati gli abusi subiti mentre si trovava da sola con il genitore, senza che nessuno dei suoi familiari, né la madre né i fratelli, potesse rendersi conto di cosa stesse accadendo. Proprio il sospetto della denuncia ha però innescato nelle ultime settimane la reazione del padre, che da diversi anni viveva fuori dopo essersi trasferito nel nord Italia per ragioni di lavoro. Vistosi alle strette e temendo di essere scoperto, nei giorni scorsi ha tentato con ogni mezzo possibile di proteggere se stesso terrorizzando la figlia, fino a ricorrere a terribili minacce inviate via sms sul suo cellulare: se avesse denunciato o raccontato a qualcuno l'accaduto sarebbe stata sfregiata con l'acido. Ma forze proprio questa è stata forse la scintilla che le ha permesso di fare i conti con il suo passato e di trovare il coraggio di rivolgersi alla polizia. Quei messaggi dai contenuti inequivocabili sono stati acquisiti come prova mentre nel corso delle indagini, coordinate dal sostituto procuratore Martina Taglione, gli investigatori ricostruivano con chiarezza il quadro della vicenda. La ragazza ora è salva dalle minacce del padre, rinchiuso in carcere da martedì sera, ma molti altri sono gli aspetti su cui fare luce.
Laura Pesino
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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