È polemica sulle ronde di Campocroce Sicura

2 Minuti di Lettura
Lunedì 9 Gennaio 2017, 05:01
«Le ronde sono una cosa, il nostro Controllo di Vicinato è un'altra. Per far parte della nostra associazione bisogna rispettare determinate regole». Il neonato comitato Campocroce Sicura è già molto attivo in paese, ma intanto si trova subito al centro di una polemica. A sollevarla è l'associazione nazionale Controllo del Vicinato, che non vede di buon occhio l'organizzazione di presidi e passeggiate serali. Poco prima di Natale tre cittadini di Campocroce (Gaetano Ferrieri, Annalisa Zangrando e Maurizio Marchiori) hanno fondato il comitato con lo scopo di contrastare l'alto numero di furti in casa. Hanno riunito una trentina di volontari, hanno tappezzato il paese di striscioni e hanno organizzato delle passeggiate per presidiare ogni quartiere. «Seguiremo l'iter con la Prefettura per avviare formalmente il Controllo di Vicinato» hanno annunciato. Ma l'associazione nazionale Controllo di Vicinato ora alza la voce: «Proviamo stima per chi si impegna per la sicurezza, ma quel tipo di presidio del territorio per noi è pericoloso e rischia di durare poco. Non fa parte delle nostre attività sottolinea uno dei referenti, Alberto Gatti di Spinea -. Facciano pure, ma non usino il nostro logo e il nostro programma». Per Gatti e gli altri volontari Controllo del Vicinato significa tenersi allertati tramite WhatsApp e segnalare prontamente ogni movimento sospetto, non scendere in strada con presidi organizzati. Cosa succederà ora? Sul tema ieri è intervenuta pure la sindaca Maria Rosa Pavanello: «Siamo interessati ad avviare il Controllo del Vicinato con formale protocollo, attendiamo convocazione dalla Prefettura». Il comitato di Campocroce però segue un'altra strada: «Disapproviamo l'eccessiva burocrazia. Abbiamo coinvolto pure un gruppo di Zianigo. Il nostro modo di agire sta dando risultati, continueremo».
© riproduzione riservata