Il comando provinciale della guardia di finanza ha intrapreso un attento monitoraggio nei confronti dei percettori del reddito di cittadinanza. È grazie a questa attività di analisi, effettuata tramite il ricorso alle peculiari tecniche investigative di polizia economico-finanziaria e ai necessari incroci delle banche dati a disposizione, che le Fiamme Gialle, in costante sinergia e collaborazione con l'Inps, hanno potuto effettuare interventi mirati, finalizzati a reprimere le più eclatanti e dannose frodi in materia.
Agli investigatori non è sfuggita l'indebita percezione da parte di nuclei familiari e/o soggetti a vario titolo incompatibili con la misura assistenziale: condannati per associazione per delinquere di stampo mafioso, imprenditori edili evasori totali e persone che già percepivano la cosiddetta pensione di invalidità.
Addirittura, un soggetto richiedente faceva parte di un nucleo familiare proprietario di attività di ristorazione, quote societarie del valore di un milione di euro, un immobile e un'imbarcazione da diporto. Nel garage di un altro bisognoso sono state trovate numerose auto d'epoca di ingente valore (Ferrari, Bentley, Lamborghini, Rolls-Royce, Cadillac Limousine, Maserati, Jaguar, Mercedes Benz, Pontiac).
Sono stati, inoltre, individuati diversi soggetti (uno dei quali titolare di ben 45 conti di gioco) vincitori di migliaia di euro. «Il Corpo della guardia di finanza presta particolare attenzione a tutti gli illeciti in materia di spesa pubblica (comunitaria, nazionale e locale), al fine di garantire la migliore efficienza possibile dei servizi pubblici e la repressione sistematica delle condotte criminali della specie, nell'ottica di poter meglio valorizzare quanto versato allo Stato dai contribuenti onesti».
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