Sesso con minori, il prete rischia di tornare laico Bassetti dispone l'indagine

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Giovedì 19 Agosto 2021, 05:01
IL CASO
Don Vincenzo tornerà laico o resterà sacerdote? Dopo le accuse di prostituzione minorile aggravata avanzata dalla procura di Palermo, nei confronti del parroco di San Feliciano arrestato dai carabinieri per aver fatto sesso per telefono con almeno quattro ragazzini di Termini Imerese, in cambio di ricariche telefoniche e soldi per le sigarette, adesso arriva anche l'indagine interna e il processo disposti dall'Archidiocesi.
Ieri pomeriggio, infatti, con una stringata ma pesantissima nota, dopo aver ricordato come al sacerdote siano «contestati reati di carattere sessuale», il cardinale arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Gualtiero Bassetti, «a fronte della gravità della notizia, ha ritenuto doveroso dare avvio all'investigatio previa in ottemperanza a quanto previsto, in casi del genere, dalle norme canoniche».
Un'indagine, quindi, prevista dal diritto canonico nella parte del processo penale, all'esito della quale si deciderà se portare Vincenzo Esposito davanti al tribunale ecclesiastico.
Una decisione, dopo giorni di silenzio in attesa dei risvolti del procedimento penale a Palermo, che arriva in seguito al no del gip siciliano che ha rigettato la richiesta di scarcerazione avanzata dal legale di «padre Vincè» (che a Termini Imerese era frate), Renato Vazzana. Ma che arriva non proprio come un fulmine a ciel sereno, considerando le durissime parole con cui il cardinale Bassetti, anche presidente della Cei, aveva commentato la notizia dell'arresto.
«Se corrisponde a verità la gravità dei fatti, soprattutto riguardante i minorenni coinvolti, attribuiti al sacerdote don Vincenzo Esposito aveva tuonato l'arcivescovo nell'incontro con i fedeli di San Feliciano -, questa vicenda dimostra un degrado umano, morale e religioso sconvolgente. È stata tradita la fiducia del suo vescovo, della Chiesa, dei confratelli e dei fedeli. Aveva ricevuto l'incarico di parroco mentre era ancora un frate minore francescano, che pur con i limiti umani avrebbe dovuto svolgere con grande dignità, come avevano fatto i suoi predecessori don Bruno e don Abele».
Parole pesanti che si aggiungono alle oltre 140 pagine di ordinanza di custodia cautelare in carcere e alle intercettazioni da cui, secondo le accuse, si evincerebbero i rapporti sessuali seppur virtuali con ragazzi anche di 16 anni. E dall'eventuale processo davanti al tribunale ecclesiastico si deciderà, con tempi certamente più celeri del penale, se ridurre Esposito in stato laicale o consentirgli di mantenere la tonaca.
E. Prio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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