Sangue, l'Avis in 55 anni di attività ha toccato quota 185mila donazioni

Sangue, l'Avis in 55 anni di attività ha toccato quota 185mila donazioni
2 Minuti di Lettura
Sabato 17 Aprile 2021, 05:01
IL BILANCIO
Cambio della guardia al vertice dell'Avis Perugia. Dopo otto anni termina il suo impegno Fabrizio Rasimelli. Sabato prossimo l'assemblea online per la nomina del nuovo direttivo, che sarà in carica per quattro anni. Il presidente uscente il suo più grande pensiero l'ha voluto rivolgere «ai donatori» che sono «il vero motore della nostra storica associazione e che ogni giorno garantiscono con il loro gesto alla nostra comunità salute e cure». È un vero e proprio esercito quello dei donatori che hanno raccolto l'invito dell'Avis perugina: dall'anno di nascita, il 1966, ben 22.700 donatori hanno garantito alla collettività oltre 185.000 donazioni. Quella di Perugia, rispetto alle altre realtà, si è sempre distinta anche nei momenti più difficili in fatto di carenza di sangue. L'ultima grande sfida, ancora in corso, è quella delle donazioni nel periodo della pandemia. «Abbiamo affrontato mesi difficili, da più di un anno ci troviamo a combattere contro un nemico invisibile, subdolo, vigliacco, che ci ha cambiato e cambierà le nostre abitudini a partire dai contatti umani. I più colpiti sono senza dubbio le persone fragili e come rappresentante di un associazione come Avis mi sento di sottolineare come sia importante combattere con forza contro questo nemico e continuare a vivere affrontando con coraggio le difficoltà». Questo uno dei pensieri di Rasimelli che lascia la guida dell'Avis, realtà capace di raccogliere nel 2020, anno nero per il Covid, 6258 donazioni (il 2021 ne conta al 31 marzo 1496). Numeri resi possibile grazie ai donatori e all'impegno dei volontari, un gruppo fatto soprattutto da giovani dinamici e attivi nel sociale. «Con grande emozione sono a lasciare questo ruolo che mi ha dato tantissime soddisfazioni aggiunge Rasimelli -. Spero che anche la mia figura sia stata importante per Avis Perugia. Ho dato 8 anni della mia vita a questa associazione, che non abbandonerò, anzi anche se non più in prima linea, continuerò a sostenere e portare avanti i tanti progetti che abbiamo avviato in questi anni. Voglio ringraziare i consiglieri, presenti e passati, i dipendenti, le tante associazioni con le quali abbiamo collaborato, ho sempre creduto nell'importanza di fare rete, di stare insieme e fare insieme». Perugia nel 2022 sarà sede dell'assemblea nazionale Avis. Intanto ci saranno altri progetti da portare avanti, grazie anche ai traguardi raggiunti in questi anni. Come, su tutti, l'iscrizione all'Albo d'Oro del Comune, la creazione del gruppo giovani. «Sono contento di lasciare ora il ruolo di presidente perché sò di lasciare Avis in ottime mani, di persone preparate e volenterose di fare il massimo per tutti noi donatori. Un ringraziamento finale va a Perugia e alle istituzioni della nostra città che da sempre sostengono e continueranno a sostenere Avis Perugia».
Ri.Ga.
© RIPRODUZIONE RISERVATA