Rissa tra giovanissimi, denunce e multe

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Venerdì 15 Gennaio 2021, 05:00
L'INDAGINE
CITTA' DI CASTELLO Hanno un volto e un nome i responsabili della rissa delle feste. La sera del 20 dicembre, la domenica prima di Natale, intorno all'ora di cena, al 112 della Compagnia carabinieri arrivarono segnalazioni per un litigio in piazza Matteotti. Una pattuglia della Stazione di Città di Castello era intervenuta immediatamente, trovando solo un 23 enne in palese stato di alterazione alcolica che alle richieste dei militari aveva risposto senza motivo con insulti e offese.
Accompagnato in caserma, personale sanitario ne aveva accertato le condizioni di salute. Nell'occasione era scattato il deferimento a piede libero del giovanotto per oltraggio a pubblico ufficiale insieme alla sanzione amministrativa per ubriachezza. Ai carabinieri, però, non erano sfuggite tracce riconducibili a qualcosa di molto più serio avvenuto nei minuti precedenti nel salotto buono cittadino.
La verifica dell'accaduto, portata avanti dagli uomini del luogotenente Fabrizio Capalti, è così proseguita nei giorni successivi attraverso le immagini dell'impianto di video sorveglianza comunale. Dai video è stato possibile ricostruire che poco prima dell'arrivo dell'equipaggio dell'Arma era scoppiata una vera e propria rissa tra giovanissimi. In particolare, si erano scontrati due gruppi di ragazzi, compreso quello generalizzato e denunciato nell'immediatezza del fattaccio, che dalle parole erano passati ai fatti a suon di pugni, calci, spintoni per futili motivi.
Una discussione tra coetanei, forse causata dalla gelosa per qualche ragazza e degenerata per i troppi bicchieri vuotati.
Ai contendenti si erano poi aggiunti altri due giovani, verosimilmente di passaggio, che vedendo il parapiglia in atto avevano dato il loro contributo gettandosi nella mischia. I nove partecipanti alla baruffa, di età compresa tra i 19 ed i 28 anni, alcuni italiani, altri stranieri, tutti di Città di Castello, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Perugia per l'ipotesi di reato di rissa.
Alcuni avevano riportato lesioni guaribili fino a 10 giorni. Tutti quanti sono stati sanzionati anche per violazione delle norme anti contagio che vietano assembramenti.
Stesso provvedimento amministrativo per sette spettatori delle violenze che, pur estranei alla zuffa, non avevano rispettato l'obbligo di distanziamento.
Mentre questa scazzottata va ad allungare l'elenco dei tanti episodi dello stesso genere che qua e là per l'Italia hanno coinvolto giovani e giovanissimi nelle settimane della pandemia, ha tutt'altre motivazioni la rissa scoppiata a febbraio, in un appartamento del centro storico. Una donna di 39 anni finì in ospedale per le conseguenze al volto di una violenta aggressione. Prognosi, otto giorni. Furono denunciati un algerino di 33 anni, sul quale pendeva un decreto di espulsione emesso dal Questore di Perugia ed una donna della stessa età, interessata da una misura cautelare per furti. Durante la perquisizione della casa saltò fuori un proiettile detenuto illegalmente.
Walter Rondoni
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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