Meno incidenti, ma più morti: strade killer, tre decessi al mese tra velocità e guida distratta

Meno incidenti, ma più morti: strade killer, tre decessi al mese tra velocità e guida distratta
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Giovedì 16 Dicembre 2021, 05:01
I DATI
Sulle strade umbre calano gli incidenti stradali e i feriti, ma non i morti, anche se i dati sono falsati dal lockdown. L'istantanea è quella scattata dall'Istat e che mette a confronto i dati 2019 con quelli del 2020 illustrati ieri dal presidente dell'Automobile club Perugia Ruggero Campi insieme al direttore Elena Milletti, il prefetto Armando Gradone, Tamara Nicola per i carabinieri di Perugia, Sandro Bresciano per la guardia di finanza, il maggiore Lucarelli per la municipale, Marco Giorgiano per i vigili del fuoco e Francesco Cipriano, dirigente della polizia stradale di Perugia. E c'è già qualche anteprima preoccupante sui dati del 2021.
Se in Umbria nel 2020, sono stati 1.699 gli incidenti stradali, 45 i morti e 2268 i feriti nel 2019 sono stati infatti 2.306 i sinistri, 51 i morti e 3.222 i contusi. «Per quanto possano migliorare i numeri ha commentato Campi constatare che muoversi per lavoro o per piacere comporti menomazioni o addirittura morti è sempre una situazione tragica». Il prefetto Gradone ha ricordato come quello verso la sicurezza stradale sia un «impegno istituzionale determinato dall'impegno comune degli attori coinvolti».
Nella provincia di Perugia il trend regionale è confermato per quanto riguarda gli incidenti passati dai 1.682 del 2019 ai 1.221 del 2020, mentre sono aumentati di una unità i morti, 36 lo scorso anno rispetto ai 35 del precedente. Ridotti i feriti, 1.670 nel 2020 a fronte dei 2.375 del 2019. «In Umbria ha ricordato Milletti il 33 % dei decessi sulle strade coinvolge uomini tra i 30 e i 54 anni alla guida, mentre le donne sono 3 (due nel Perugino)». Tra le utenze deboli, anche gli anziani per cui l'Aci ha organizzato corsi all'autodromo di Magione per l'educazione alla sicurezza. Trele cause da ricondurre agli incidenti stradali, ovvero il 68% dei sinistri nel Perugino: il mancato rispetto dei segnali stradali, la guida distratta e la velocità troppo elevata.
I MEZZI
L'auto continua a essere il veicolo più interessato dai sinistri e nella provincia di Perugia (74,58%), ma iniziano a riscontrati nelle statistiche quegli incidenti che, nella percentuale di 10%, coinvolgono la nuova mobilità: bici e monopattino. Sono i mesi estivi quelli in cui si registra il maggior numero di incidenti (34% a livello regionale, 38,8 a livello provinciale). Ma qual è l'incidentalità sulla rete viaria principale? La SS 003 Tiberina è quella con il più alto numero di incidenti, mentre la SS 318 variante di Valfabbrica è quella con il più elevato indice di mortalità. La strada con la più elevata frequenza di incidenti per chilometri è invece la SS075 Centrale Umbra (con 35 incidenti e 54 feriti). Dati che serviranno a monitorare, controllare e prevenire questi tratti stradali.
L'ANNO 2021
Cattive notizie per quanto riguarda l'anno in corso che registra numeri maggiori di incidenti stradali e mortali. In particolare su alcuni tratti di strada, come allo svincolo tra Valfabbrica e Todi, dove i dati della polizia stradale segnalano un aumento, con già 35 tamponamenti. La polizia strada ha confermato che i dati relativi al 2021, secondo l'andamento che si sta registrando, saranno negativi rispetto a quelli del 2020, con un incremento degli incidenti stradali.
Cristiana Mapelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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