Magione, odissea per la guardia medica

Magione, odissea per la guardia medica
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Lunedì 3 Gennaio 2022, 05:01
LA STORIA
MAGIONE Capodanno con disavventura per una famiglia magionese alla ricerca della guardia medica per un caso di malattia in famiglia. A segnalare il disagio è Luciano Taborchi che in una lettera inviata alla direzione del distretto del Trasimeno e all'assessore alla Sanità della Regione, spiega nel dettaglio i problemi riscontrati dai suoi congiunti nel trovare un medico in un giorno di festa.
Ecco il racconto: «Intorno alle 3 del primo gennaio 2022 abbiamo avuto bisogno del servizio di guardia medica per una crisi respiratoria e febbre di un congiunto con gravi patologie senili. Avevamo due numeri cellulari delle guardie mediche di Magione e di Passignano in caso di necessità: a quei numeri siamo subito ricorsi, ma sono risultati irraggiungibili. Abbiamo provato allora ai numeri fissi delle due guardie mediche. Altro tentativo inutile: la voce preregistra continuava a ripetere che gli operatori erano momentaneamente impegnati, scusandosi del ritardo. Abbiamo pensato che in effetti stavano fronteggiando altre emergenze e abbiamo atteso per circa un'ora finché non è caduta la linea. Abbiamo riprovato, ma il risultato è stato lo stesso». Una serie di tentativi che hanno messo in allarme la famiglia del poveretto che «nella prima mattina ha continuato a telefonare alla guardia medica ottenendo sempre lo stesso risultato dalla voce preregistrata, decidendo infine ad andare direttamente all'ufficio di distretto di Magione, dove è presente anche la guardia medica. Sulla porta d'ingresso era affisso, insieme a tanti altri, un foglio con su scritto che per il primo dell'anno il servizio di continuità assistenziale di guardia medica era garantito solo dal medico nella postazione di Castiglione del Lago».
Ed ecco la svolta: «Dopo alcuni vani tentativi sono riuscito a parlare con l'operatore sanitario, che era appena rientrato da una visita domiciliare. Da Castiglione del Lago è venuto subito a Magione, ha visitato la persona malata e prescritto antibiotici per l'infezione in atto e altri farmaci per la patologia che rendeva difficile la respirazione. Lo abbiamo ringraziato per la disponibilità e la professionalità. Ma ciò ovviamente non risolve il disservizio: non è possibile lasciare tutti i Comuni del Trasimeno e una popolazione di circa 50mila abitanti con una sola guardia medica. Spero che questa segnalazione produca un po' di attenzione verso i cittadini e le persone malate e un po' di buon senso a livello organizzativo».
Selenio Canestrelli
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