Loggia Ungheria, super vertice ieri a Milano con Cantone

Loggia Ungheria, super vertice ieri a Milano con Cantone
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Giovedì 13 Gennaio 2022, 05:01
L'INCHIESTA
Un caso che ha fatto discutere e che potrebbe avere dei risvolti ancora non definibili. Un caso che vede in prima linea, per competenze territoriali, la procura di Perugia e il procuratore capo Raffaele Cantone.
C'è stato un lungo vertice ieri in Procura a Milano tra gli inquirenti milanesi e quelli perugini che indagano sulla presunta Loggia Ungheria a partire dagli ormai famosi verbali dell'ex legale esterno di Eni Piero Amara, resi proprio nel capoluogo lombardo nell'ambito dell'inchiesta sul cosiddetto falso complotto Eni, tra dicembre 2019 e gennaio 2020, e poi trasmessi per competenza territoriale a Perugia.
Ieri, infatti, si sono ritrovati in uno degli uffici della Procura milanese per un lungo faccia a faccia, durato diverse ore, il procuratore di Perugia Raffaele Cantone e gli aggiunti milanesi Maurizio Romanelli e Laura Pedio, assieme anche ai pm Stefano Civardi e Monia Di Marco. Questi ultimi tre magistrati hanno chiuso nelle scorse settimane le indagini sul falso complottò, un fascicolo aperto nel 2017 e finito anche al centro del noto scontro tra pm milanesi che ha portato la Procura di Brescia ad aprire più filoni di indagine.
L'INCONTRO
Si è trattato, a quanto si è saputo, di un incontro interlocutorio di coordinamento investigativo, anche perché gli inquirenti milanesi si trovano a dover gestire diversi fascicoli con l'ipotesi di calunnia a carico di Amara proprio per le sue parole sulla presunta loggia Ungherià.
Amara, infatti, indagato per associazione segreta assieme al suo ex collaboratore Alessandro Ferraro e al suo ex socio Giuseppe Calafiore (inchiesta passata da Milano a Perugia), aveva tirato in ballo con le sue dichiarazioni, tra gli altri, alti esponenti delle forze delle ordine e delle istituzioni, i quali nel frattempo lo hanno denunciato.
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