L'ESPERIMENTO
CITTA' DI CASTELLO Piccole sentinelle civiche sui banchi di scuola.

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Giovedì 18 Marzo 2021, 05:00
L'ESPERIMENTO
CITTA' DI CASTELLO Piccole sentinelle civiche sui banchi di scuola. Testimonial del rispetto delle norme, della voglia di tornare in aula e di ritrovare la quotidianità perduta. Il Covid ed il dilagare schizofrenico della pandemia, il lockdown, le chiusure, i distanziamenti ed i collegamenti web non hanno cancellato la speranza di alcuni bambini della scuola primaria La Tina. Insieme alla loro insegnante, Barbara Ghezzi, hanno deciso di realizzare un puzzle di foto che li ritrae con mascherina d'ordinanza ben indossata ed eloquenti cartelli dove l'hashtag inneggia al rispetto delle regole. Quelle regole che hanno sempre osservato.
In classe, in famiglia, quando è tornata a suonare la campanella. # Io le regole le ho rispettate, ridateci la scuola invocano i cartoncini abbelliti da un tripudio di cuoricini e arcobaleni. # Noi le regole le abbiamo rispettate, rilancia la maestra, unendosi al coro dei suoi allievi. L'inedito quadro, postato su Facebook, in poco tempo ha fatto il giro della rete, raccogliendo commenti di sostegno ed ammirazione. Quel collage, sincero e spontaneo, è poi finito sulla scrivania del sindaco Luciano Bacchetta per sottolineare attraverso la massima istituzione locale il loro essere cittadini, il loro essere studenti esemplari come tutti i colleghi coetanei, come gli altri più grandi. Dietro quelle mascherine ci sono occhi tristi, ma anche sogni e desideri imprigionati nel freddo ed impersonale monitor del computer, racchiusi in un acronimo, Dad, che è diventato il titolo dei loro giorni. Giorni tutti uguali, monotoni e vuoti, dove manca il contatto con i compagni di classe e non solo. «Un messaggio commovente ed incisivo con cui si chiede di tornare alla didattica tradizionale superando quella a distanza, un messaggio che accomuna tutti i bambini e gli studenti di ogni ordine e grado, assieme alle loro famiglie pagano il prezzo più alto di una situazione difficile», commenta Luciano Bacchetta. «Siamo assolutamente d'accordo e condividiamo, ma per adesso dobbiamo attenerci alle prescrizioni derivanti dalle normative sovracomunali, dobbiamo continuare a rispettarle perché sono obbligatorie», spiega. «Il nostro auspicio, e l'obiettivo del lavoro che stiamo portando avanti, è veder tornare in classe tutti i nostri ragazzi, una volta di più l'iniziativa degli allievi della primaria La Tina dimostra il bisogno forte di socialità del mondo della scuola che tutti devono impegnarsi a recepire per fare in modo che gli studenti possano tornare nelle loro aule», aggiunge. «Appena sarà possibile sarebbe bello incontrare in comune quei bambini e la loro insegnante, magari nella sala del consiglio comunale dove i grandi prendono decisioni anche per garantire ai più piccoli un futuro radioso e sicuro, lo faremo con l'orgoglio di dimostrare attraverso loro che siamo una grande comunità».
Walter Rondoni
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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