Gubbio, piano sicurezza da discutere con la città per la festa dei Ceri

Gubbio, piano sicurezza da discutere con la città per la festa dei Ceri
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Mercoledì 20 Ottobre 2021, 05:01
LA TRADIZIONE
GUBBIO C'è una bozza del piano sicurezza per far tornare la festa, dopo due edizioni annullate, il 15 maggio 2022. Il cosiddetto tavolo dei Ceri prevede di consegnare il documento completo al prefetto di Perugia, Armando Gradone, la prima settimana di gennaio dopo una consultazione allargata ai ceraioli.
Questo hanno deciso le componenti che si sono riunite la sera di lunedì scorso con il sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati, i rappresentanti di Diocesi, Università dei Muratori e associazione Maggio Eugubino, i presidenti delle tre Famiglie Ceraiole, Capitani e Capodieci designati per il 2020 che hanno allargato il coinvolgimento ai Capodieci del passato.
L'obiettivo è preparare al meglio il ritorno dei Ceri «cercando di limitare al massimo gli effetti negativi derivanti dalle disposizioni normative emanate a seguito della pandemia». Guida le procedure l'ingegnere Matteo Costantini, coinvolto già in passato, che ha illustrato i primi riferimenti partendo dalla considerazione di possibili e ipotetici scenari. Questo piano verrà definito nei particolari e condiviso con tutti i ceraioli. La prospettiva della festa si lega soprattutto al fatto che il 31 dicembre termina lo stato d'emergenza, aspettando le indicazioni di legge al di là di quello che in altre città è stato fatto col dibattito cittadino aperto per esempio sulla scelta di Gualdo Tadino di organizzare comunque la propria manifestazione.
Il tavolo dei Ceri ha condiviso «la necessità - riporta una nota - di generare la partecipazione di tutti i ceraioli e della città, con lo scopo da raggiungere, come far sì che la Festa dei Ceri nel 2022 si possa svolgere, consapevoli di dover fare i conti con le eventuali normative vigenti». La proposizione nel piano dei diversi scenari è ritenuto a oggi «uno spunto da cui partire, da condividere con tutti per poter elaborare con il contributo costruttivo di ciascun ceraiolo, strategie che possano salvaguardare lo spirito della festa ed essere accettabili da parte degli organi di controllo».
Massimo Boccucci
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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