Funzionario arrestato, altre pratiche nel mirino. Osservatorio all'attacco

Funzionario arrestato, altre pratiche nel mirino. Osservatorio all'attacco
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Venerdì 9 Aprile 2021, 05:01
L'INCHIESTA
In un ruolo magari non apicale, ma abbastanza esperto da istruire un procedimento da far firmare quasi a occhi chiusi. Con il sospetto che i quindicimila euro ricevuti dall'imprenditrice Marianna Marinelli (corruzione, secondo la procura, una consulenza, per le difese) non siano solo il caso reso eclatante dalla flagranza, ma siano in realtà soltanto parte dell'attività illecita che Federico Bazzurro teneva in piedi dalla sua scrivania del Servizio Sostenibilità ambientale, Valutazione e autorizzazioni ambientali della Regione.
Nella richiesta di misure cautelari firmata dal sostituto procuratore Mario Formisano, infatti, i dubbi che il funzionario regionale (dopo due giorni di carcere ora ai domiciliari, mentre Marinelli è stata rimessa in libertà dal gip) abbia potuto facilitare e velocizzare altre pratiche e altre richieste di autorizzazioni - oltre a quella per l'uso di esplosivi della cava di Monticchio-Monte Petroso della Marinelli Calce e Inerti sono molto chiari. E, seppure ridimensionate le misure, lo stesso giudice per le indagini preliminari Valerio D'Andria sottolinea che il pm abbia «evidenziato come debbano essere condotti ulteriori accertamenti sulle attività procedimentali poste in essere e sulla rete relazionale del Bazzurro che potrebbe essere coinvolta nel medesimo sistema corruttivo». Sistema. Questa la parola chiave che anima le indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale, alla ricerca attraverso la verifica di tutti gli atti ormai facilmente reperibili anche online di altre facilitazioni dell'«amico Fritz».
LE PROTESTE
E mentre le indagini vanno avanti e tutti gli indagati avranno modo di spiegare le proprie versioni assistiti dagli avvocati Nicola Di Mario, Amedeo Centrone, Franco Libori e Giuseppe Berellini (per l'altro indagato umbro Francesco Piselli), non calano le proteste delle associazioni. Come l'Osservatorio Borgogiglione, che ricordando come «ha duramente criticato in tutte le sedi istituzionali l'autorizzazione all'ampliamento della cava di Monticchio nel 2015 e le ripetute varianti fino al recente Progetto per l'impiego degli esplosivi, esprime sostegno all'azione della Procura della Repubblica di Perugia». «L'associazione spiega una nota - è disponibile ad un confronto aperto con le istituzioni su possibili iniziative per dare una diversa prospettiva socio-economica e ambientale all'Area nord di Perugia, finalmente ascoltando gli appelli di cittadini e associazioni e sanando le ferite aperte dalla cava, dalla vicina discarica di Borgogiglione e dal continuo transito dei camion proprio a ridosso della Villa Colle del Cardinale». Chiedendo, tra le altre cose, proprio di «riconsiderare l'autorizzazione all'uso degli esplosivi nella cava di Monticchio».
Egle Priolo
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