Ebrei salvati, Assisi diventa la città della vita

Ebrei salvati, Assisi diventa la città della vita
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Domenica 31 Ottobre 2021, 05:01
IL RICONOSCIMENTO
ASSISI Non solo città della pace, della bellezza e dell'arte. Ora Assisi è anche città della vita. Quella dei tanti ebrei salvati negli anni bui della seconda guerra mondiale. Un'opera che è valsa ad Assisi il riconoscimento di Casa di Vita. La targa, conferita dalla Fondazione Wallemberg in occasione 35esimo anniversario dello Spirito di Assisi, è stata collocata davanti al monastero di Santa Colette, che insieme a tanti altri conventi di Assisi hanno ospitato e nascosto gli ebrei durante gli anni terribili della persecuzione razziale.
«L'umanità in tutte le sue espressioni culturali e religiose - ha detto il vescovo monsignor Domenico Sorrentino durante la cerimonia di svelamento della targa - senta la radice fraterna che condividiamo perché essa in realtà è l'unica paternità di Dio». L'ideatrice e curatrice del Museo della Memoria, Assisi 1943-1944, Marina Rosati, riferendosi all'importanza del museo, ha spiegato che «questo piccolo scrigno di storia e di valori incomincia ad essere un punto di riferimento importante per la città e per il mondo. Lo è stato ha aggiunto anche per costruire questo percorso con la Fondazione Wallenberg che attribuisce oggi alla città questo straordinario riconoscimento».
Nel suo saluto iniziale il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, ha sottolineato che questa luce per noi cittadini è un orgoglio grande perché ci fa vedere che anche nel buio si può accendere una speranza: la speranza dei Giusti. Silvia Costantini, vice presidente della Fondazione Wallenberg, ha parlato di Assisi come un inno alla vita. Toccante il messaggio della madre badessa del monastero delle Colettina, suor Theresie Miriam che ha raccontato la storia della famiglia Finzi, ebrei belgi arrivati in Assisi tra il 1943 e il 1944 e nascosti nella loro clausura dove nacque anche il loro secondogenito. La coordinatrice nazionale del progetto House of Life, Elena Colitto Castelli, ha ripercorso invece la vicenda umana di Mirjam Viterbi, ebrea padovana salvata in Assisi.
Massimiliano Camilletti
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