Donne perseguitate e vittime di violenza: sedici drammi al mese, bloccati 68 violenti

Donne perseguitate e vittime di violenza: sedici drammi al mese, bloccati 68 violenti
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Giovedì 25 Novembre 2021, 05:01
IL DATO
Sedici casi al mese. Una media pesante, drammatica. Perché composta di situazioni che esplodono al culmine di giorni, settimane, mesi, di atti di violenze fisiche e minacce. Sono i numeri della violenza di genere nel 2021, resi noti dalla polizia nella Giornata contro la violenza sulle donne. Dagli Uffici di polizia sono stati trattati 177 episodi delittuosi tra lesioni, maltrattamenti e stalking riconducibili alla materia del codice rosso. Si tratta della legge n.69/2019 nota, appunto come codice rosso entrata in vigore il 9 agosto del medesimo anno con la finalità di rafforzare la tutela delle vittime. In particolare a fronte di una notizia di reato per delitti di violenza di genere e domestica la polizia giudiziaria, acquisita la notizia, deve riferire, anche in forma orale all'autorità giudiziaria, che entro tre giorni deve acquisire informazioni dalla persona offesa e ogni elemento utile al fine di emettere un'eventuale misura cautelare quale il divieto di avvicinamento alla persona offesa/allontanamento dalla casa familiare ed altre misure di carattere custodiale (quali arresti domiciliari e custodia in carcere).
Sempre nel 2021 dal questore, su istruttoria della Divisione anticrimine-ufficio minori e vittime vulnerabili sono stati adottati 36 per stalking e 32 per violenza di genere. Insomma, bloccati 68 violenti.
Anche Perugia ospiterà oggi le iniziative della campagna «questo non è amore» promossa dalla polizia di Stato contro il fenomeno della violenza di genere. In piazza IV novembre, nell'area del Chiostro della Cattedrale di San Lorenzo, è prevista la partecipazione di alcune classi di studenti delle scuole superiori, oltre alle autorità locali. Poliziotte e poliziotti della questura dialogheranno con i giovani studenti nell'intento di indurli ad una più approfondita riflessione sul tema. L'obiettivo è di sensibilizzare le giovani generazioni sul delicato argomento ma anche quello di sottolineare come «il rispetto dell'altro costituisca il solo modo per superare definitivamente il problema».
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