Coop, c'è Close the Gap, riduciamo le differenze Una campagna per combattere le disparità

Coop, c'è Close the Gap, riduciamo le differenze Una campagna per combattere le disparità
3 Minuti di Lettura
Sabato 27 Febbraio 2021, 05:00
DALLA PARTE DELLE DONNE
Coop dà il via a Close the Gap- riduciamo le differenze. Una campagna fatta di azioni e impegni per promuovere la parità di genere femminile e combattere le disparità. Coinvolte tutte le cooperative di consumatori, i dipendenti, i soci e i fornitori di prodotto a marchio. Tra le prime azioni l'adesione alla petizione Stop Tampon Tax! Il ciclo non è un lusso promossa dall'associazione Onde Rosa per tagliare l'Iva sugli assorbenti. Dal 6 al 13 marzo tutti gli assorbenti a scaffale venduti in Coop come se l'aliquota Iva fosse ridotta al 4% e una special edition degli assorbenti Vivi Verde Coop. Un atto simbolico ma concreto perché la disuguaglianza inizia anche dalle piccole differenze. Secondo il Global Gender Gap Index sui temi dell'equità di genere il nostro Paese figura al 76esimo posto tra i 153 censiti e al 17esimo sui 20 dell'Europa Occidentale (peggio di noi solo Grecia, Malta e Cipro). La pandemia ha solo aggravato una situazione già di per sé non invidiabile. L'ultimo dato Istat riferisce che dei 101.000 posti di lavoro persi a dicembre scorso 99.000 erano femminili.
Coop, che è un grande datore di lavoro femminile (il 70% dei suoi 55.000 dipendenti è donna), oltre che una organizzazione di soci dove sono donne più della metà dei soci attivi sui territori, ha deciso di dar vita a Close the Gap- riduciamo le differenze, una campagna fatta di azioni e impegni concreti, avviando progetti interni, coinvolgendo i fornitori di prodotto a marchio e lanciando una call to action a vantaggio di soci e consumatori. «Vogliamo percorrere con maggiore decisione la strada a favore di una cultura della diversità e dell'inclusione, con l'idea di darci obiettivi non di facciata spiega Marco Pedroni, Presidente Coop Italia e Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori) - Coop è molto sensibile al tema, il principio dell'integrazione e dell'eguaglianza è parte costitutiva dell'essere cooperativa. I dati in nostro possesso fotografano una situazione migliore della media per quanto attiene a esempio la composizione dei nostri consigli di amministrazione (oltre il 44% è donna) o la presenza di donne nei ruoli direttivi sul totale degli occupati (oltre il 32%). Inoltre tutte le nostre cooperative contemplano nei contratti integrativi la presenza di Commissioni Pari Opportunità e la presenza di donne è al 50% tra chi frequenta i corsi formazione finalizzati ai posti di responsabilità. In molti punti della nostra rete vendita infine ci affidiamo a personale composto unicamente da donne; nei ruoli di caponegozio e capireparto ci attestiamo su un 43% di presenza femminile».
«La disuguaglianza è generata in primo luogo da elementi strutturali, come per esempio la scarsa rappresentanza di genere che non trasferisce modelli e quindi aspirazioni per le giovani donne, ma inizia anche dalle piccole differenze dice Maura Latini, ad Coop Italia - come quella che si riscontra tra la tassazione dei prodotti di igiene e cura: gli assorbenti femminili, bene tutt'altro che di lusso, subiscono un'Iva del 22%, al pari di articoli di abbigliamento. Quella dell'abbassamento dell'Iva sugli assorbenti non è solo una questione economica, di puro risparmio, ma anche culturale».
«La campagna di Close The Gap rappresenta un passo importante per la storia del ciclo non è un lusso dicono da Onde Rosa . Mai ci saremmo aspettate quello che è successo dopo: ad oggi sono infatti circa 500 mila le persone che hanno firmato su Change.org per dire no alla Tampon Tax e unirsi alla nostra voce».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA