Con la carta carburante 8mila euro

Con la carta carburante 8mila euro
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Mercoledì 5 Maggio 2021, 05:00
LA STORIA
VALFABBRICA Con una semplice carta carburante sottratta al vecchio datore di lavoro aveva trovato il modo per fare un bel gruzzolo. Un quarantenne umbro faceva infatti il pieno agli automobilisti che arrivavano alla stazione di rifornimento utilizzando la carta rubata e poi si faceva pagare in contanti. Uno stratagemma andato avanti per mesi, che gli ha fruttato circa 8.300 euro. Fino a quando è stato inchiodato dai carabinieri di Valfabbrica, agli ordini della compagnia di Assisi guidata dal tenente colonnello Marco Vetrulli, che lo hanno prontamente denunciato per appropriazione indebita.
L'uomo si era appropriato della carta carburanti di un mezzo dell'azienda per la quale aveva lavorato in passato. Agli automobilisti che si recavano a fare rifornimento diceva di essersi sbagliato a selezionare il carburante, quindi proponeva di mettergli benzina, prendendo in cambio i soldi. «Mi scusi ho selezionato per errore diesel mentre la mia autovettura va a benzina, vuole che le faccia il pieno?». Questo era quanto ripeteva ogni volta agli ignari automobilisti. A seguito della denuncia effettuata da un imprenditore di Valfabbrica sono scattati gli accertamenti e i riscontri nei vari distributori del Perugino che hanno permesso ai carabinieri di risalire al presunto dipendente infedele. Ad inchiodarlo sono state le immagini delle telecamere di videosorveglianza dei vari distributori e successivamente le dichiarazioni degli inconsapevoli automobilisti ascoltati dai militari.
Ora dovrà rispondere delle ipotesi di reato di appropriazione indebita, furto e indebito utilizzo di carte di pagamento. La carta carburante è uno strumento di pagamento veloce ed elettronico sempre più presente nelle tasche di chi si trova a dover viaggiare per lavoro, sia tra i liberi professionisti che tra i lavoratori dipendenti. Essendo di fatto delle carte di pagamento prepagate permettono di sveltire, rendere automatico e digitalizzare i processi relativi alle spese di viaggio e alla contabilità aziendale delle stesse. È importante rendicontare le spese di viaggio dei lavoratori aziendali perché è poi possibile detrarre l'Iva e dedurre le spese sul carburante. Nelle mani di un ex dipendente infedele si è trasformata però in uno strumento utile a raggirare il vecchio datore di lavoro.
Le carte carburante aziendali si prestano anche ad altri utilizzi fraudolenti. C'è infatti chi le striscia per rifornimenti inesistenti con la complicità del benzinaio. Col risultato di intascare, in tutto o in parte, il prezzo dello scontrino, magari facendo a metà con il gestore della pompa.
Massimiliano Camilletti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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