Assisi, presa la banda dei bancomat

Assisi, presa la banda dei bancomat
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Venerdì 9 Aprile 2021, 05:01
LA VICENDA
ASSISI Hanno preso le mosse da un fallito assalto allo sportello Atm della Bnl di Santa Maria degli Angeli le indagini che hanno portato la polizia alla scoperta di un sodalizio criminale specializzato in furti e truffe ai danni di esercizi commerciali. Il gruppo, con base operativa a Roma, era composto da cinque persone originarie della Romania e legate tra loro da vincoli familiari.
Il mancato colpo, nel febbraio del 2019, alla filiale angelana della Bnl ha rappresentato una modalità di azione criminale insolita rispetto al business principale della banda specializzata in furti di caldaie e altri elettrodomestici nei confronti di esercizi commerciali in Umbria, Lazio, Toscana, Abruzzo e Campania. Ieri la polizia di Perugia ha dato esecuzione a un'ordinanza di applicazione di misure cautelari personali emessa dal gip. Per tre membri della banda è stata disposta la custodia cautelare in carcere. Il gip ha disposto poi nei confronti di altri due appartenenti al sodalizio, la misura della custodia cautelare degli arresti domiciliari e quella dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria non ancora eseguite: sono ancora ricercati.
Agli indagati, viene contestato, a vario titolo, il reato di associazione per delinquere finalizzata alla realizzazione di una serie indeterminata di reati contro il patrimonio, quali truffe e furti con l'uso di mezzi fraudolenti in centri commerciali, e anche di un furto mediante l'uso di esplosivo per lo scasso di un bancomat. Il furto però nel febbraio 2019 e' andato a vuoto e i ladri sono stati costretti a fuggire precipitosamente a bordo di un'auto precedentemente rubata a Roma e abbandonata poi a Bastia Umbra. E proprio a seguito del sopralluogo effettuato all'interno del veicolo che ha permesso di rinvenire un piede di porco e del filo spinato, la polizia è riuscita a risalire al negozio di ferramenta romano dove erano stati acquistati. Questo ha permesso di arrivare alla donna che li aveva comprati e alla sua rete di rapporti. Una volta arrivati al sodalizio, oltre ad attribuirgli il tentato colpo a Santa Maria degli Angeli, i poliziotti hanno osservato le ulteriori azioni criminali. I furti, che avevano ad oggetto soprattutto strumenti da lavoro come trapani e avvitatori elettrici, avvenivano a ridosso dell'orario di chiusura dei negozi, quando c'era meno vigilanza interna. Le truffe, invece, riguardavano caldaie dal prezzo elevato cui sovrapponevano il codice a barre di prodotti dal valore commerciale molto più basso. Col risultato di acquistarle anche ad un decimo del loro prezzo effettivo per poi rivenderle online realizzando notevoli guadagni.
L'ALTRA BANDA
Ed era dedita alla spaccata di sportelli Atm, oltre che alle rapine, la banda di otto persone di etnia sinti, sottoposte a fermo di indiziato di delitto dal gip del tribunale di Siena, che ha ravvisato a loro carico il pericolo di fuga. Ad alcuni di loro vengono contestate anche due spaccate al bancomat avvenute in Umbria, entrambe risalenti al marzo scorso, una andata a segno a Perugia e un'altra e' sfumata a Gubbio per il tempestivo intervento dei carabinieri. In tutto sono 19 gli iscritti nel registro degli indagati per rapina, furto aggravato e ricettazione.
Massimiliano Camilletti
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