Tutti in fila anche all'Hermada «Irregolari, venite senza paura»

Tutti in fila anche all'Hermada «Irregolari, venite senza paura»
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Martedì 4 Maggio 2021, 05:01
TERRACINA
La comunità indiana presente a Borgo Hermada ha risposto in massa allo screening organizzato dalla Asl di Latina per il monitoraggio dei contagi Covid. Ieri mattina in piazza IV Novembre la fila, ordinata e ben distanziata, si è formata prima ancora che iniziassero le operazioni per l'esecuzione dei tamponi; 600 in tutto programmati per una prima giornata di ricerca del Coronavirus. I primi 300 test sono stati dedicati ai nuclei familiari, bambini compresi. Nel pomeriggio lo screening è proseguito, per lo più, per i singoli braccianti di ritorno dal lavoro.
L'INTEGRAZIONE
Sono molto soddisfatta dell'adesione da parte della nostra comunità indiana a questa iniziativa volta al tracciamento dei contagi ha commentato la sindaca di Terracina, Roberta Tintari - E' stata una risposta di coscienza e responsabilità verso le famiglie e verso la collettività tutta. La comunità è ben integrata e la prova di oggi lo ha dimostrato. Il rappresentante della comunità indiana del Lazio Singh Gurmuk, che vive nel popoloso borgo di Terracina, ha allestito ai lati della piazza un gazebo per la fornitura di acqua per le famiglie in fila in attesa di tampone. Nelle abitazioni più vicine, abitate da indiani, con l'aiuto del loro sacerdote, si sono accesi i fornelli per cuocere riso in abbondanza, assicurando così un pasto immediato ai connazionali con i bambini che hanno ultimato i tamponi a ora di pranzo.
L'ORGANIZZAZIONE
I tamponi sono stati eseguiti all'ingresso dello stabile comunale dell'ex delegazione. Posizionati transennamenti e realizzati percorsi dedicati in modo da evitare possibili assembramenti. Le operazioni sanitarie hanno preso il via dopo una riunione di coordinamento tra il Comune, la Asl, la Polizia Locale, la Protezione civile e le altre forze dell'ordine. Gli operatori sanitari hanno proceduto all'effettuazione di test rapidi antigenici e in caso di positività ai tamponi molecolari, il cui esito è atteso nella giornata di oggi. Un po' di panico all'inizio ha raccontato il vice sindaco Pierpaolo Marcuzzi, anche lui di Borgo Hermada e attento conoscitore della comunità perché, sui primi dieci test antigenici effettuati, quattro sono risultati positivi. Poi fortunatamente la percentuale si è notevolmente ridotta.
LA COMUNITÀ
Sono molto fiducioso ha proseguito il vice sindaco - I bambini vanno a scuola e in parte sono stati già sottoposti a tampone, lo stesso vale per gli uomini che lavorano nelle aziende agricole e che periodicamente si sottopongono ai test per la ricerca del Coronavirus. Le famiglie sono seguite dai medici di medicina generale e nel borgo i test si effettuano anche in farmacia. Sono 1300 gli indiani che vivono a Borgo Hermada. «Il numero degli irregolari si è notevolmente ridotto- spiega Marcuzzi - perché i controlli da parte delle forze dell'ordine sono costanti e agli imprenditori agricoli non conviene assumerli».
Il referente indiano Gurmuk, nelle ore precedenti lo screening di massa, ha invitato tutti i connazionali attraverso i social a prendervi parte, senza alcun timore anche per chi è senza permesso di soggiorno. «Il nostro timore più grande ha commentato Gurmuk è che vi siano positività tra i bambini. Noi adulti possiamo isolarci, ma isolare un bambino è complicato. Non sapremmo come fare». Intanto, la Asl ha preso contatti con un albergatore del posto per l'apertura di un hotel Covid.
Rita Cammarone
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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