Truffe ad alberghi e ristoranti preso dopo dieci anni

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Venerdì 9 Aprile 2021, 05:02
L'OPERAZIONE
Per anni ha girato alberghi e ristoranti nelle località più belle della provincia, consumando pasti con i suoi ospiti e dormendo in numerosi hotel. Tutto senza spendere un euro. Si spacciava per un appartenente alla polizia di Stato e si accompagnava spesso ad amici e amiche che presentava di volta in volta come ufficiali, questori, funzionari del ministero, riservandosi poi, dopo aver conquistato la fiducia degli operatori, di saldare le fatture successivamente. Di fatto però aveva messo in piedi una vera e propria truffa che replicava ogni volta che poteva e di cui sono rimaste vittime decine di albergatori e ristoratori del territorio. La storia risale a ormai una decina di anni fa e solo dopo una lunga serie di denunce e un'articolata attività di indagine gli investigatori della squadra mobile sono riusciti a stringere il cerchio identificando il responsabile anche grazie alle dettagliate ricostruzioni e alle descrizioni fornite dalle vittime di turno. Alessandro Turchi, 41enne di Latina, è stato arrestato solo dopo dieci anni, destinatario di un provvedimento di revoca del decreto di sospensione della carcerazione e di ripristino di un ordine emesso dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Latina. È stato infatti condannato in via definitiva e deve espiare la pena di sei mesi, accusato di reati inerenti il possesso e la falsificazione di documenti di identità, truffa e usurpazione di titoli, falsa attestazione a pubblico ufficiale. Raccogliendo tutte le denunce presentate in provincia che corrispondevano alla stessa descrizione, i poliziotti della Mobile hanno ricostruito il comportamento seriale dell'uomo che sceglieva la struttura in cui alloggiare o in cui cenare e prenotava fingendosi appunto un appartenente alla polizia e spendendo il nome del ministero. Una volta arrivato presentava falsi documenti di identità per la registrazione e invitava poi i suoi conoscenti, con i quali consumava pranzi e cene al ristorante. Ma una volta concluso il pasto o lasciata la camera d'albergo non si preoccupava mai di saldare il conto. Qualcuno forse si era davvero fidato del fatto che avrebbe pagato in seguito, ma nessuno ha mai visto un solo euro né è mai riuscito a rintracciare lo sgradito ospite. Gli investigatori hanno accertato che in una circostanza l'uomo aveva addirittura saldato il dovuto con un assegno poi risultato provento di un furto. Dopo le numerose denunce è stato possibile identificarlo e il processo a carico del 41enne si è concluso con una condanna diventata definitiva che lo ha portato all'arresto. Al termine delle formalità di rito è stato dunque prelevato nella sua abitazione e condotto nella casa circondariale di Velletri.
La.Pe.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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