Si arruola con i russi, muore in guerra: lutto ad Arce, dove era cresciuto

Yaroslav Bolgov
di Roberta Pugliesi
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Sabato 11 Giugno 2022, 08:34

 È morto combattendo in Ucraina per quella che lui definiva la madre Russia. Si tratta del 32enne Yaroslav Bolgov, per tutti Yaro, che per tanti anni ha vissuto con sua madre ed alcuni parenti ad Arce, diplomandosi presso l'Istituto tecnico di Arpino. Una notizia che ha scosso l'intero territorio dove il giovane era molto conosciuto per la sua simpatia, la sua educazione, la sua allegria, qualità che lo avevano fatto integrare perfettamente nella comunità che oggi lo piange unita.

La madre di Yaroslav, che vive ad Arce da tempo con alcuni parenti e che lavora a Roma, è partita immediatamente per riconoscere la salma del figlio che era volato nella città di origine, Brjansk, nel 2019. Le sue ceneri resteranno lì. Aveva lasciato amici e familiari per un sogno, un progetto di vita lontano tremila chilometri dal luogo in cui era cresciuto spensierato. Sentiva forti le radici russe e lo si evince dai tanti post sui social network. Di recente era tornato ad Arce per riabbracciare sua madre ed i suoi amici ed aveva organizzato anche una festa. Poi di nuovo il rientro in Russia. Quando è iniziata la guerra ha deciso di arruolarsi nelle file dell'esercito russo e durante una delle tante battaglie, il 6 giugno scorso, è stato colpito a morte. Ieri ad Arce le onoranze funebri Carisi hanno affisso i manifesti con la foto del 32enne.

Gli amici hanno inondato di messaggi e scatti di una gioventù felice i social network ricordando partite a tifare l'Arce calcio, concerti, sagre, serate nei locali. Gli volevano bene tutti perché, come scrivono, era davvero un bravo ragazzo. Anche ad Arpino lascia tanti amici, affranti gli ex compagni di scuola. «È con immensa tristezza che comunico all'intera comunità dell'Itis e dell'Istituto d'istruzione Tulliano la scomparsa di un nostro ex alunno russo diplomatosi qualche anno fa di nome Yaroslav Bolgov, caduto da soldato in una battaglia di questa assurda guerra. Penso che sarebbe cosa buona e giusta ricordarlo in una prossima riunione degli alunni» si legge nella pagina social Amici dell'Itis Nicola Parravano di Arpino. Ed ancora: «Oggi Arce x Arce si stringe al dolore della famiglia di Yaro, un ragazzo semplice, solare, buono. Yaro era russo ma anche tanto arcese. Lo diceva a tutti sono un rosso giallo blu. Yaro ha fatto una scelta difficile ma tanto coraggiosa. Si è arruolato per la sua patria ed ha combattuto per questa stupida ed assurda guerra. Oggi non c'è più, a noi resta soltanto il ricordo di un ragazzo perbene andato via troppo presto. Ciao, Arce non ti dimentica», si legge sulla pagina dell'associazione culturale.

GLI AMICI

Poi ci sono i ricordi struggenti degli amici: «Sono venuto a sapere di questa brutta notizia - scrive l'amico Andrea - e non potevo che ricordare la più bella cantina costruita nella manifestazione più bella di Arce. Accadde nell'edizione del novembre 2015. Sei stato la storia delle mie cantine. Costruire una casetta di bancali, un camion pieno di attrezzatura e scalare ed attraversare tutta la scalinata di palazzo Baisi. Fu la cantina più bella della storia delle cantine di Arce. Rimarrai nel mio cuore per sempre». Ed ancora: «Da quando saputo sto male - scrive Francesco -, mi ricordo ancora quando ci presentarono dicendomi che ancora non conoscevi nessuno e di lì a poco invece ti conoscevano già tutti. Le giornate in pizzeria, a casa tua, Pasquetta, Capodanno, fino a lavorare anche insieme. Il tempo ci aveva separato. ma mai avrei immaginato che un giorno sarebbe stata una guerra a separarci totalmente».
Roberta Pugliesi
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