Sep a fuoco, paura per l'ambiente. L'ombra del dolo sull'incendio

Sep a fuoco, paura per l'ambiente. L'ombra del dolo sull'incendio
di Francesca Balestrieri e Giovanni Del Giaccio
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Martedì 24 Agosto 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 09:10

 Uno spaventoso incendio è divampato domenica sera alla Sep di Pontinia, l'impianto di compostaggio nella zona di Mazzocchio che tanto ha fatto discutere in questi anni soprattutto per i miasmi avvertiti dalla popolazione. Ancora non è possibile stabilire che cosa abbia dato il via alle alte fiamme divampate all'interno del capannone, anche se sembrano esserci pochi dubbi sull'origine dolosa. Sono infatti intervenuti, oltre alle squadre dei Vigili del fuoco, anche i vigili del personale Niat, il nucleo investigativo antincendio territoriale per cercare di risalire alle cause, anche in collaborazione con le forze dell'ordine. Proprio nei mesi scorsi i Vigili del fuoco avevano concesso il certificato di prevenzione antincendio, dal punto di vista tecnico, dunque, l'impianto non aveva problemi. Probabilmente proprio da qui partirà l'indagine per capire da dove sono partite le fiamme che hanno danneggiato pesantemente tutto l'impianto. Alcuni testimoni parlano anche di un boato, il loro racconto è stato raccolto dai carabinieri di Pontinia e della compagnia di Terracina che sono coordinati dalla Procura di Latina. Nella serata di domenica ha raggiunto il sito di via Marittima anche il sindaco di Pontinia, Carlo Medici che per tutta la giornata di ieri è rimasto costantemente in contatto con la direzione della Sep, i Vigili del fuoco e l'Arpa che sta svolgendo le analisi ambientali per capire se ci sia inquinamento. Problema affrontato anche nel corso di un vertice all'ufficio territoriale del governo, presieduto dal prefetto Maurizio Falco. Erano presenti lo stesso Medici, rappresentanti di Asl, Arpa e Vigili del fuoco. Questi ultimi lavoreranno anche oggi per avere ragione delle fiamme. Sempre nella giornata odierna nuovo incontro in Prefettura, alla presenza dell'amministratore giudiziario della Sep. Il 27, invece, saranno sentiti i Comitati che da mesi chiedono chiarezza sull'impianto. «Vogliamo agire - ha detto il prefetto - nella massima trasparenza e dando ai cittadini la certezza di ciò che diciamo. È in corso il monitoraggio della qualità dell'aria, al momento non si riscontrano problemi ma comprendo la preoccupazione che abbiamo immediatamente fatto nostra».

 

IL SINDACO

Lo spettro è quello dell'incendio della Loas che l'anno scorso ha causato notevoli problemi: «Ovvio che i due fatti di cronaca non possono essere paragonati perché gli impianti trattano rifiuti completamente diversi, la Loas la plastica, la Sep il compost, dunque anche la plastica presente nell'impianto non dovrebbe creare grossi problemi.

Certo che anche a colpo d'occhio, l'enorme nube di fumo ha creato incertezza e molta preoccupazione». Ed è questo il motivo che ha spinto il primo cittadino a firmare nella tarda mattinata di ieri un'ordinanza chiedendo alla cittadinanza di tenere le finestre chiuse, di non mangiare o raccogliere prodotti ortofrutticoli, o comunque lavarli bene prima di ingerirli, lavare con acqua siti esterni che possano essere venuti a contatto con le polveri ed effettuare la pulizia o la sostituzione dei filtri dell'aria condizionata. Al momento sono vietate le manifestazioni ludico sportive fino alla nuova ordinanza. Una misura preventiva per mettere in sicurezza la popolazione, anche se il sindaco è in costante contatto con l'Arpa che entro la giornata di oggi si dovrebbero avere i primi risultati delle analisi effettuate. Il fumo comunque continua a fuoriuscire ecco perché alla cittadinanza viene chiesto di mantenere alta l'attenzione. «La situazione è sotto controllo - conferma comunque Carlo Medici - ma sono stati inseriti i campionatori proprio per capire la composizione della nube di fumo che si è levata alta già dalla serata di domenica».

LE IPOTESI

Come e perché sia divampato l'incendio, invece, è materia che è in mano agli investigatori. Il sistema di telecamere - ad esempio - sarebbe limitato solo agli accessi e non all'intero perimetro della struttura.
Francesca Balestrieri
Giovanni Del Giaccio
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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