Sabaudia, il lago tradito. La Scalfati: «Occasione sprecata, mi appello al Governo»

Sabaudia, il lago tradito. La Scalfati: «Occasione sprecata, mi appello al Governo»
di Vittorio Buongiorno
3 Minuti di Lettura
Venerdì 25 Marzo 2022, 18:27

Il lago di Paola- simbolo di Sabaudia insieme alle dune e al promontorio del Circeo - è stato tradito un'altra volta. «Il lago violato», commenta amaramente Anna Scalfati, proprietaria dello specchio d'acqua dove si è svolta la gara di Coppa del Mondo di canottaggio. Gli appalti dei lavori per quella competizione sono finiti al centro di una indagine di Procura e carabinieri, il Comune e la sindaca Giada Gervasi sono stati travolti. L'ente è commissariato. La prima cittadina è ancora agli arresti domiciliari. Di questa indagine si parlerà ancora, i magistrati hanno chiesto altri sei mesi di proroga.
E' proprio il Lago di Sabaudia la prima vittima di quei comportamenti al centro dell'inchiesta. L'accordo siglato tra il Comune e l'Azienda Vallicola del Lago di Paola prevedeva azioni di tutela che non sono state realizzate. «Quando ho firmato quell'accordo - racconta la Scalfati - ho pensato che fosse un'occasione. Anziché lasciare il lago in preda al fai da te, ho pensato che grazie a una manifestazione internazionale fosse possibile finalmente regolamentare l'uso di questo bene, che fosse l'occasione per garantire la salubrità delle acque e dei luoghi».
E' per questo che il contratto con il Comune prevede azioni contro l'abusivismo e contro l'inquinamento. «Ho detto caro Comune - ricorda la Scalfati - siccome ci sono oltre 120 pontili abusivi e siccome le sponde sono piene di barche abbandonate è necessario intervenire. Non solo, visto che c'è un segmento delle fogne che si rompe di frequente, tu Comune ti impegni come ufficio a individuare gli abusi e a far rispettare le norme». Il Comune si impegnò a convocare il gestore del servizio idrico e il Consorzio di Bonifica per avviare tutte le azioni necessarie.
«Era l'occasione per ripristinare la legalità, ma questo non è avvenuto» racconta la Scalfati. Adesso, con il Comune commissariato, l'ex sindaco agli arresti e le elezioni alle porte il futuro del lago è incerto. «Ho scritto decine di lettere alle amministrazioni locali e nazionali, ho segnalato mille volte che la Piscina di Lucullo si trova su un terreno intercluso, che è complicato visitare la villa di Domiziano, che il canale romano sta crollando dopo che è stata abbattuta una chiusa e nessuno è intervenuto per metterlo in sicurezza. Vorrei far capire che se il canale romano crolla definitivamente c'è chi è contento, che sono in tanti ad avere interesse a cancellare la memoria di questi luoghi così da poterli utilizzare senza più vincoli. Rischiamo che Sabaudia torni indietro di anni e anni in tema di tutele e di rispetto di questi luoghi. Per questo l'unica soluzione che vedo è una sinergia a più alto livello, voglio che il Lago venga protetto dalle istituzioni, dalla Presidenza del Consiglio non dal Comune, dal Ministero dell'Ambiente e dai Beni Culturali, chiedo un comitato per valutare come venirmi in aiuto».
La delusione per come è finita l'opportunità della Coppa del Mondo è enorme. «E' assurdo quello che è accaduto. Ho parlato con Abbagnale, bisognerebbe salvare le gare, salvare questa vetrina internazionale. Possiamo fare a meno del Comune, possiamo mettere insieme la proprietà, la Federazione, il Coni. Il lago lo merita. Sabaudia lo merita».
Vittorio Buongiorno
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA