Ristoranti, si riapre ma tra mille difficoltà

Ristoranti, si riapre ma tra mille difficoltà
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Domenica 25 Aprile 2021, 05:01
L'ATTESA
Il grande giorno bramato da ristoratori e clienti è arrivato: domani i locali potranno finalmente riaprire. Le regole per tirare su le serrande, però, sono ferree e stanno creando qualche problema di organizzazione. Sono penalizzati, ed esempio, coloro che non hanno a disposizione uno spazio all'aperto per posizionare sedie e tavolini. Nel decreto, infatti, al momento viene data la possibilità di riaprire solamente con tavoli all'aperto e distanziati.
I RISTORATORI
«Chi ha la possibilità di lavorare all'aperto si sta organizzando racconta Gianluca Di Cocco, titolare del ristorante Made in Italo il Velletrano sul lungomare di Latina chi invece come me non ha lo spazio fuori ha grosse difficoltà. Sto valutando anche di posizionare tavoli nel parcheggio, ma sarebbe davvero complicato. Preoccupa anche l'apertura serale perché investire nel personale e avere il coprifuoco alle 22 vuol dire spendere molti soldi con una grande incertezza di successo». Per tavoli all'aperto si intende solo chi ha possibilità di effettuare il servizio esclusivamente fuori: le vie di mezzo non sono concesse. Lo sa bene Giampiero Bordignon di Testa o Croce, che parla di dubbi e incertezze. «Stiamo organizzando per riaprire, ma il tempo non è ancora dalla nostra parte. Nell'orario di cena, dalle 20.30 alle 21.00, la temperatura non è piacevole per poter stare seduto su una sedia e cenare. Inoltre, se cambia velocemente il tempo come spesso è capitato, è un nostro problema: se viene a piovere improvvisamente, non sappiamo dove mettere i clienti in quel frangente. Non sappiamo, inoltre, quanto lavoreremo. Noi apriamo, con distanza e rispettando le norme anti-Covid, ma bisognerà vedere se i clienti saranno disponibili a venire a cena all'aperto, in queste condizioni. Per finire io ho una sala che si apre completamente perché le quattro vetrate si possono togliere, ma non viene considerato mangiare all'aperto e questo è un ulteriore danno. Chi non ha uno spazio fuori non viene considerato ristoratore e non può esercitare: resto basito da questa scelta fatta dal governo. Sembra che ci abbiano detto provate e vedete che succede». Nonostante le incertezze, comunque, l'entusiasmo c'è. Marechiaro, ad esempio, altro locale situato sul litorale di Latina, si dice pronto e già con numerose prenotazioni. Ma soprattutto speranzoso nel tempo. La questione del clima non è da sottovalutare in città, ma principalmente per i ristoranti della provincia che si trovano in altitudine.
SUI LEPINI
A Sezze, Bassiano, Sermoneta, Norma, Cori e negli altri paesi che non sono sul livello del mare è ancora più complicato riaprire a temperature decisamente diverse da chi si trova vista mare. «Non sappiamo come può reagire la gente né come possiamo reagire noi al solo lavoro esterno racconta Giorgio Maronna, titolare di Il Castagno di Bassiano -. L'unico modo è iniziare e vedere come vanno le cose. Partiremo riaprendo venerdì, sabato e domenica e vedremo se l'idea dei funghetti esterni può essere utile e se conviene oppure no. Qui quando fa freddo fa freddo, non è come giù: quei tre-quattro gradi di differenza si sentono. La sera ci sono circa 9 gradi e non è certo una temperatura da mangiare sereni all'esterno. Anche con i funghetti esterni il freddo si sente, considerando che quando si mangia fa anche più freddo per la digestione. Essere appesi al clima è un'incertezza: oggi si sta bene, ieri faceva freddo. Stiamo attrezzando fuori una sala aperitivi che diventerà anche adibita a pranzi e cene, ma se piove? Di spazio coperto all'esterno non ne abbiamo tantissimo». Oltre alle questioni tecniche, poi, ci sono anche le preoccupazioni».
IN CITTÀ
A Latina decine di richieste per pedane all'esterno, stesso discorso a Cisterna con boom di richieste questa serttimana per occupazione suolo pubblico da parte di esercizi per la somministrazione di alimenti e bevande. Superlavoro per gli uffici comunali che garantiscono in ogni caso l'evasione delle pratiche in tempi rapidi. Anche ad Aprilia ci si prepara a riaprire, ma sugli spazi all'aperto - la sera - i dubbi sono molti.
SUL MARE
A Sabaudi c'è entusiasmo per poter riaprire, finalmente. Ma c'è il timore che si creino assembramenti nei fine settiman o nell'orario degli aperitivi. Grande attesa ma nessuna particolare iniziativa a San Felice Circeo, dove con l'approssimarsi della stagione estiva i locali si erano già rimessi in moto. Stesso discorso a Terracina e Formia, oltre che sulle isole di Ponza e Ventotene. In questi ultimi casi l'avvio della stagione vero e propria può ancora attendere.
Bianca Francavilla
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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