Latina, rifiuti, c'è l'intesa per gli impianti: nuovo sito nei pressi della Plasmon e un secondo a Fondi

Damiano Coletta e Carlo Medici
di Rita Cammarone
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Giovedì 21 Gennaio 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 11:21

Passata in conferenza dei sindaci ieri pomeriggio la soluzione Plasmon per la nuova discarica della provincia di Latina, alternativa al sito di Borgo Montello. Ma non sarà l'unica. Una delle condizioni, infatti, è che si realizzi anche un secondo sito per lo stoccaggio dei rifiuti derivante dal trattamento da tmb già intercettato a Fondi, anche se l'amministrazione comunale della cittadina ha espresso parere contrario. Al termine della seduta la conferenza ha deciso di concedere una settimana di tempo per dare la possibilità ai comuni del Sud Pontino di trovare una diversa location condivisa. La proposta, indicata dal presidente Carlo Medici, sulla base di un lavoro istruttorio svolto dai tecnici del settore Ecologia e tutela del territorio dell'ente di via Costa, è stata facilitata dall'intervento del sindaco di Latina Damiano Coletta. «Mi sono assunto la responsabilità ha spiegato a margine della conferenza di valutare positivamente l'area ricadente nel comune di Latina indicata nel lavoro dei tecnici della Provincia, attraverso due consulenti di mia fiducia che certifichino la compatibilità di questa porzione territorio con un sito di stoccaggio, a impatto zero per la Plasmon e gli altri insediamenti presenti». Ed è questa una delle altre condizioni poste per la fiducia alla cosiddetta soluzione Plasmon.

I tecnici della Provincia, che hanno svolto il lavoro istruttorio per l'individuazione di siti idonei alla chiusura del ciclo dei rifiuti, l'ingegnere Antonio Nardone, il geologo Luigi Matteoli, il dottor Armando Di Biasio e l'avvocato Claudia Di Troia, hanno individuato su Latina e Sabaudia una vasta area possibile, a cavallo della Pontina e del canale di Rio Martino, compresa tra i terreni retrostanti la Plasmon lungo la Migliara 45 e quelli retrostanti il centro commerciale Orizzonte tra via Maremmana e via Colle d'Alba di Levante, in parte ricadenti nel comune di Latina (terreni privati) e in parte ricadenti nel comune di Sabaudia (del consorzio industriale Pontinia).

Il sindaco di Latina ha precisato che la soluzione avallata sarà ricercata, e sottoposta a esame dei tecnici da lui incaricati nel territorio comunale del capoluogo. «I tecnici da me incaricati, inoltre ha aggiunto Coletta - dovranno verificare se esistano altri siti nel comune di Latina, sfuggiti ai tecnici della Provincia, più idonee ai siti di stoccaggio degli inerti. Altri presupposti fondamentali a che il sito si realizzi sul territorio di Latina è che sia posta la pietra tombale sulla discarica di Borgo Montello, che vi siano dei benefit ambientali per i cittadini e il riconoscimento, attraverso un iter spedito con la Regione, dei risarcimenti ai residenti di via Monfalcone».

Insieme alla chiusura definitiva e alla gestione post mortem della discarica di Montello a Latina, la conferenza si espressa favorevolmente alle stesse iniziative previste per la discarica apriliana di La Cogna. Questioni che saranno affrontate domani in consiglio provinciale. Intanto la decisione della conferenza dei sindaci per la chiusura del ciclo dei rifiuti, attraverso la gestione pubblica dei siti di stoccaggio individuati, sarà comunicata quanto prima al commissario ad acta nominato dal Tar nei giorni scorsi. «Mi auguro che il commissario tenga conto della soluzione trovata dal territorio. Una soluzione tardiva? Da un anno siamo in emergenza Covid».

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