Gli appalti all'Ares 118 Tesoriere: «Gestiva Roma»

2 Minuti di Lettura
Domenica 2 Novembre 2014, 05:46
IL CASO
E' per Il Messaggero l'ultima lettera di Alfonso Tesoriere da direttore Uoc Rieti dell'Ares 118. Una lettera di precisazioni, accompagnata da un colloquio col cronista, dopo le notizie sull'inchiesta che ha travolto Villa Fiordeponti, innescata dalle rivelazioni di un imprenditore reatino a Sergio Bussone, della Cgil Fp di Roma. «Lo stesso che fece saltare l'inaugurazione di Villa Fiordeponti dopo che avevo mandato mille inviti», ricorda Tesoriere. Forse perché la struttura si trova in piena zona di esondazione e c'erano motivi per dubitare della sicurezza? «E allora vogliamo parlare della questura? O della caserma dei vigili del fuoco? E poi il Turano lì non è mai uscito. La verità è che la nostra è la centrale operativa più bella della regione, il sindaco Emili gentilmente ce l'ha concesse gratis e ristrutturata: che cosa avrei dovuto fare?».
Veniamo al racconto dell'imprenditore, riferito dal sindacalista: le convenzioni a trattativa diretta per i servizi di emergenza sanitaria: «Dal 2004 - spiega Tesoriere - tutte le convenzioni con soggetti esterni all'Ares di Rieti per l'appalto di beni e servizi sono una prerogativa della Direzione generale di Roma. Io non decidevo niente, l'Unità operativa di Rieti non ha mai stipulato convenzioni, non avendo autonomia finanziaria. Ha fatto tutto la direzione generale di Roma». Ma gare di evidenza pubblica sono state mai fatte? «Mai - aggiunge Tesoriere - ma io ho trovato già questa situazione. E, comunque, le postazioni reatine sono quelle che costano meno del Lazio. Ne abbiamo 6 in tutta la provincia, costano 19.500 euro l'una. A fare la gara, la postazione costerebbe minimo il doppio. Quanto ai risultati, da quando ho assunto la direzione del 118, nel novembre 2006, il servizio non ha avuto mai denunce, al contrario del periodo precedente: ogni situazione di emergenza è stata gestita con tempestività e attenzione». Perché, allora, dipingere un quadro dell'Ares 118 così controverso? «Questo lo vedremo nelle sedi opportune - osserva. - Durante la mia direzione, più volte sono stato costretto ad adottare provvedimenti non graditi all'area sindacale. Il mio unico scopo era garantire ai cittadini un servizio efficiente e agli operatori condizioni di lavoro rispettose delle norme di sicurezza. Tutto quello che ho fatto, o che ho chiesto, l'ho fatto per il 118». Cosa pensa dell'accorpamento della centrale reatina a quella di Viterbo? «L'accorpamento a Viterbo - conclude - certamente non può essere inteso positivamente dalla comunità reatina».
Alessandra Lancia
© RIPRODUZIONE RISERVATA