Serata techno con assembramento Il sindaco: «Ne rispondano i promotori»

Serata techno con assembramento Il sindaco: «Ne rispondano i promotori»
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Mercoledì 29 Luglio 2020, 05:04
SANTA MARIA DI SALA
«Come al Muretto». E il muretto c'è anche a Santa Maria di Sala, quello che ha reso celebri i ragazzi che, proprio un anno fa, cominciavano a rimboccarsi le maniche, tra il plauso dei cittadini, per ripulire la città dai rifiuti, mozziconi e sporcizia varia. Di tutt'altro tenore l'approccio al bene comune tenuto da alcuni ragazzi lunedì sera, che proprio nel piazzale del muretto, dietro la palestra di via Olimpia si sono lasciati andare al ritmo sfrenato del dj-set dell'ultima serata del Sapori street food market, evento aggiuntivo del festival che doveva tenersi da giovedì a domenica. Un video girato sotto il palco, con mattatori della serata le icone della musica techno Lady Brian e Igor S, mostra il pubblico del rave in visibilio, con decine di ragazzi che ballano vicini, quasi attaccati, in alcuni casi abbracciati e quasi tutti senza mascherina e distanze interpersonali.
La serata, proseguita fino a mezzanotte, ha avuto anche più del successo sperato, ma a qualcuno quell'assembramento, immortalato da un telefonino a tarda ora, verso la fine dell'esibizione, non è proprio piaciuto. Irresponsabili il giudizio più gettonato (e riportabile) circolato ieri in paese, indirizzato soprattutto a quei giovani che, esattamente come i loro coetanei dello scorso weekend a Jesolo, hanno ballato in spregio a qualsiasi regola anti-Covid. Incalzato dalle proteste, il sindaco di Santa Maria di Sala Nicola Fragomeni ha chiesto spiegazioni: «Abbiamo fatto quattro giorni esemplari - spiega - in cui ho constatato personalmente le linee guida tenute dagli organizzatori. Purtroppo, dicono sempre gli organizzatori, l'ultima sera l'affluenza è stata inaspettata, perché sono arrivati centinaia di ragazzi. Abbiamo richiamato, come è giusto che sia, l'associazione Good Vibes: da loro ci aspettiamo una risposta puntuale e precisa, perché la responsabilità se la devono prendere coloro i quali chiedono e pagano la Tosap per gli spazi concessi. Questo deve servire da monito anche per tutti coloro che chiedono gli spazi e d'ora in avanti ognuno dovrà rispondere per le proprie responsabilità». Sulle regole tuttavia, gli organizzatori del festival, l'associazione Good Vibes, dicono di essere stati sempre scrupolosi, come testimoniato anche da chi ha partecipato alle serate precedenti. «Ciò che non possiamo fare - spiegano i volontari - è sostituirci al buon senso delle persone, che anche se guidate, comunque godono di libero arbitrio e non abbiamo l'autorità per vietare loro i diritti fondamentali. Siamo un'associazione di giovani per giovani e famiglie e promuovere gli aspetti piacevoli della musica e del buon cibo da strada. Abbiamo lavorato e speso cifre significative per proporre occasioni di sano e onesto divertimento per tutti. Anche lunedì, consci di avere fatto tutto il possibile per gestire il pubblico, ma altrettanto conosci che l'afflusso di persone che si è venuto a creare non era preventivato, abbiamo dovuto prendere la decisione di gestirlo scaglionando gli accessi e spostando quasi tutto il personale di sicurezza per gestirlo al meglio all'interno della manifestazione».
Filippo De Gaspari
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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