Pescuma interdetto, Fdi difende il vice coordinatore provinciale

Pescuma interdetto, Fdi difende il vice coordinatore provinciale
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Lunedì 31 Maggio 2021, 08:54 - Ultimo aggiornamento: 13:02

Ha anche uno strascico politico l'inchiesta No pain' che ha portato all'arresto del medico di Sabaudia Sandro Cuccurullo e all'emissione di una misura interdittiva con sospensione dal servizio della professione per la durata di un anno nei confronti dell'avvocato Luigi Pescuma nei cui confronti la Procura della Repubblica ipotizza il reato di frode processuale in concorso con il medico per un falso certificato a favore di un suo cliente colpito da un ordine di esecuzione di carcerazione, certificato che attestava l'esistenza di patologie psichiatriche finalizzato ad evitare la detenzione in carcere.

Secondo i pubblici ministeri Carlo Lasperanza e Giorgia Orlando «l'attività di Cuccurullo non si arresta neppure di fronte a richieste che lo stesso è ben consapevole essere destinate a supportare istanze indirizzate all'autorità giudiziaria».
Decisiva per gli inquirenti per la posizione di Pescuma una conversazione registrata all'interno dello studio medico dove è andato insieme al suo cliente, conversazione durante la quale «chiede al medico un pacchetto confezionato ad hoc per sostenere la falsa malattia del suo assistito scrivono i magistrati non importa il tipo di malattia basta che sia incompatibile con il regime carcerario e che sia di tipo cronico non temporaneo». Il risultato è un certificato che attesta tale patologia che sarebbe presente da circa dieci anni «per la quale suggerisce Cuccurullo è in terapia farmacologica».
«Con uno sprezzo che ha dell'inverosimile scrivono ancora i pm nella richiesta di misura cautelare al gip il legale insiste pretendendo di dettare al medico il contenuto della certificazione che andrebbe a completare un falso quadro documentale che imponga all'autorità giudiziaria competente di mandare in esecuzione la pena carceraria sostituendola con quella detentiva domiciliare». Pescuma ha respinto le accuse consegnando al gip anche una memoria in cui ricostruisce quanto accaduto. Ma l'avvocato ha un ruolo politico, è vice coordinatore comunale di Fratelli d'Italia con tanto di delega alla Legalità e sicurezza. Ecco perché FdI scende incampo per difenderlo. «Fratelli d'Italia scrivono il coordinatore provinciale Nicola Calandrini, il coordinatore comunale Gianluca Di Cocco e il vice coordinatore regionale Enrico Tiero - esprime piena fiducia in Luigi Pescuma e nell'operato di magistratura e forze dell'ordine. Siamo certi che le indagini in corso chiariranno la sua posizione. Allo stesso modo gli confermiamo le deleghe a legalità e sicurezza perché Luigi è un uomo che ha fatto della legalità il suo stile di vita. Lo dimostra un lungo passato in Polizia e un presente come avvocato che lo ha visto impegnato in attività a difesa dei più deboli, anche a titolo gratuito. Per questo non dubitiamo della sua correttezza e dispiace che si speculi sulla sua persona. E' solo per motivi professionali legati a tutt'altro caso che è entrato in rapporti con il medico al centro di questa triste vicenda e siamo certi concludono - che potrà uscire integro da questa indagine».
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