Ordinanza anti-questua la Sinistra con la Curia

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Lunedì 7 Marzo 2016, 04:36
IL CASO
«Ha ragione la Curia, l'ordinanza anti-accattoni è inutile e disumana, va rimosso il disagio, non chi lo porta». Arrivano reazioni favorevoli alla netta presa di posizione espressa dalla Curia pesarese attraverso il proprio giornale di riferimento, Nuovo Amico, sul provvedimento urgente varato dal sindaco Matteo Ricci contro mendicanti e parcheggiatori abusivi. «Il sindaco - afferma Andrea Zucchi, coordinatore di Sel - ha addotto come motivo della recente ordinanza, il sostegno alle forze dell'ordine: se così fosse, ci pare aver fallito in pieno, ed infatti Pierpaolo Frega, segretario del Silp, ci ricorda come le loro risorse umane siano limitate, ed in tale situazione si dovrebbe scegliere se correre dietro ai ladri, o ai pericolosi mendicanti, questuanti o posteggiatori abusivi di colore. E' palese, infatti, che il provvedimento in questione diventerà solo un fastidio per i vigili urbani, costretti alla caccia al mendicante, che poi comunque tornerà nello stesso posto poco dopo». Zucchi si aspetterebbe che «il sindaco di una città di sinistra avesse una lettura differente del fenomeno, che non si fermasse alla superficialità dell'allontanare ciò che non si vuol vedere, con una evidente banalizzazione del problema. Non siamo qui certo a difendere i molestatori di chi passeggia o di chi parcheggia, contro cui ci sono già apposite leggi per intervenire, e siamo d'accordo sul liberare gli ospedali, luoghi già di per se di altra sofferenza, da chi li scambia per una piazza. Come non è giusto che i rom vivano in baracche anti-igieniche e di fortuna, anche se la soluzione non pare essere, anche qui, quella di passarvi ogni tanto sopra con salviniane ruspe». Da un lato, l'esponente di Sinistra ammette che «i servizi sociali in città funzionano, ma dall'altro evidentemente si rende palese come le maglie delle tutele sociali siano sempre meno in grado di contenere il disagio crescente. L'ordinanza contro gli accattoni allora rischia di rivelarsi solo una rimozione del disagio». Zucchi racconta un'esperienza personale. «Sabato ho accompagnato per poche ore un uomo in una condizione di forte disagio, alla ricerca di un aiuto temporaneo che non faceva che ripetere che gli rimaneva solo la morte. E' il disagio che dobbiamo scacciare, non chi lo porta».