Open day junior, i pediatri: «La Asl non può escluderci»

Open day junior, i pediatri: «La Asl non può escluderci»
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Martedì 15 Giugno 2021, 05:01
I VACCINI
«La Asl di Latina rispetti l'accordo sottoscritto dalle organizzazioni sindacali e dalla Regione Lazio per la vaccinazione anti-Covid degli adolescenti». Lo chiede Giovanni Cerimoniale, segretario della sezione pontina della Fimp (Federazione italiana medici pediatri). L'istanza fa seguito alla lamentata esclusione dei pediatri di libera scelta nel primo evento Open Day Junior dedicato ai ragazzi di età compresa tra i 12 e i 16 anni che si è svolto lo scorso fine settimana in tre centri vaccinali della provincia, a Latina presso il tendone del Goretti, nella Casa della Salute di Gaeta e all'ospedale di Fondi con la messa a disposizione di complessivi 1.300 slot per le due giornate di sabato e domenica.
IL SINDACATO
«L'accordo sottoscritto chiarisce il dottor Cerimoniale prevede che i pediatri di libera scelta si rendano disponibili agli eventi vaccinali organizzati dalla Asl, ma a Latina c'è stata una chiusura totale. Non siamo stati coinvolti, mentre noi vogliamo contribuire a vaccinare il più rapidamente possibile questa fascia della popolazione. Per la vaccinazione degli adolescenti presso i nostri ambulatori ci vengono forniti 2/3 flaconi di Pfizer a settimana, equivalenti a 12/18 dosi. Mediamente un pediatra assiste 200 minorenni appartenenti alla fascia di età 12-16 anni. Con questa fornitura occorrono circa tre mesi per vaccinarli tutti». «Ci auguriamo aggiunge il segretario provinciale della Fimp - che per il prossimo fine settimana, la Asl di Latina si comporti al pari delle altre Asl del Lazio, cito gli esempi di Viterbo e Frosinone, che hanno organizzato gli Open Day Junior coinvolgendo i pediatri di libera scelta».
LA ASL
Per Loreto Bevilacqua, responsabile della campagna vaccinale della Asl di Latina, non c'è stata alcuna volontà di escludere i pediatri dall'open day per gli adolescenti: «Nella riunione di comitato aziendale, svolta giovedì scorso, è stato spiegato che poiché non è prevista una forma di remunerazione la partecipazione dei pediatri di libera scelta poteva avvenire solo su base volontaria. Ma ad oggi non è arrivata alcuna adesione».
L'ACCORDO
Nell'accordo sottoscritto dalla Regione Lazio, fa notare il dottor Cerimoniale, c'è scritto quanto segue: «Si conviene di riconoscere una tariffa pari a 6,16 euro a prestazione/inoculazione, indipendentemente dal setting in cui questo avviene (studio, centro vaccinale della Asl)». «La Asl di Latina dovrebbe spiegare perché in altre province non c'è stato alcun problema. Capiamo che c'è stato poco tempo per organizzare l'Open Day Junior indetto dalla Regione, ma confidiamo che per il prossimo, previsto per il 19 e 20 giugno, la Asl pontina riveda la propria posizione», conclude il pediatra sindacalista.
L'ALTRA POLEMICA
Il dottor Giovanni Cirilli, segretario regionale e provinciale della Fimmg (Federazione italiana dei medici di medicina generale) ha invece richiesto alla Regione Lazio la semplificazione delle nuove procedure di prenotazione: «Prenotare il vaccino dal medico di famiglia con il portale regionale è come partecipare a una caccia al tesoro». Intanto l'altra sera boom di prenotazioni per la fascia 17-24 anni e appuntamenti schizzati subito al mese di luglio inoltrato.
Rita Cammarone
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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