Olimpia inizia con una pioggia di eccezioni, processo rinviato

Olimpia inizia con una pioggia di eccezioni, processo rinviato
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Mercoledì 14 Aprile 2021, 05:20
L'UDIENZA
Genericità dei capi di imputazione e mancata definizione di tempi e ruoli di ciascuno. Si è aperta con decine di eccezioni presentate dal collegio di difesa l'udienza del processo Olimpia' che vede sul banco degli imputati 35 persone tra le quali l'ex deputato di Fratelli d'Italia Pasquale Maietta, l'ex presidente del Latina Calcio Paola Cavicchi, l'ex sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi, il dirigente al Comune di Latina Ventura Monti, il funzionario comunale Nicola Deodato, l'imprenditore Fabio Montico e ancora l'ex dirigente del Comune Alfio Gentile, l'ex assessore all'Urbanistica Giuseppe Di Rubbo, l'architetto Luca Baldini, l'ingegnere Luigi Paolelli, il costruttore Massimo Riccardo, il notaio Giuseppe Celeste e una serie di funzionari del Comune di Latina, professionisti e imprenditori. Il secondo collegio penale, eccezionalmente presieduto ieri dal presidente del Tribunale Caterina Chiaravalloti in sostituzione di Francesco Valentini, ha recepito le istanze dei legali con le quali vengono messi in discussione una lunga serie di elementi delle imputazioni contestate dal pubblico ministero Giuseppe Miliano. Il pm che ha condotto l'inchiesta culminata in una serie di arresti eccellenti nel novembre 2016 ha ipotizzato tre filoni: i favori da parte dell'amministrazione comunale al Latina Calcio guidato da Maietta e Cavicchi; la gestione dell'urbanistica con l'approvazione di sei Piani particolareggiati con notevole incremento di cubature dalla Giunta senza il passaggio in Consiglio comunale e la concessione di appalti e incarichi a ditte e imprenditori amici senza ricorrere a gare. Per ciascuno di questi filoni il pm aveva contestato l'associazione a delinquere ma dopo il passaggio al Riesame l'unica a rimanere in piedi era quella per il Latina calcio. In sede processuale però l'accusa contesta di nuovo anche quella legata all'urbanistica. La difesa dal canto suo sostiene che nella formulazione delle imputazioni non vengono adeguatamente chiariti l'epoca nella quale sarebbero stati commessi i reati, quindi l'inizio e la fine e l'attribuzione delle singole condotte a ciascuno degli imputati. Miliano, preso atto delle eccezioni, ha chiesto un breve rinvio per l'esame delle istanze in vista di una replica e il Tribunale ha rinviato al 27 aprile prossimo quando sarà chiamato a decidere sul loro accoglimento.
Elena Ganelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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