Nuova farmacia in via del Lido dopo il Comune anche il Tar dice no

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Venerdì 9 Aprile 2021, 05:02
LA SENTENZA
E' stato rigettato il ricorso presentato dalle due socie amministratrici e rappresentanti della società Farmacia Clinica per far annullare gli atti con i quali il Comune di Latina si è opposto al rilascio dell'autorizzazione per l'apertura della nuova sede farmaceutica, quella identificata con il numero 35, in via del Lido 36 assegnata alle ricorrenti a seguito di partecipazione al concorso straordinario per sedi disponibili nella Regione. La causa intentata contro Comune, Asl e Regione Lazio si è giocata tutta sulla collocazione della sede che nella delibera del 2012 veniva individuata in zona Morbella', per poi essere specificato che il numero delle autorizzazioni è stabilito in modo che vi sia una farmacia ogni 3.300 abitanti. Il no' del Comune alla richiesta delle dottoresse Silvana Rossi e Rosina Cenami si fonda proprio, come hanno rilevato i giudici amministrativi, non soltanto su quanto rilevato dalla Asl in relazione all'indicazione di via Milano dove esiste un'altra farmacia - come confine virtuale che consente di evitare l'anomalia della sovrapposizione e risponde all'esigenza di assicurare un ordinato assetto del servizio farmaceutico corrispondente agli effettivi bisogni della collettività, ma si sostanzia anche su autonome e discrezionali valutazioni in ordine all'applicazione del concetto di adiacenza al centro commerciale Morbella. Esaminando la pianta della zona scrivono ancora i giudici nella sentenza - la collocazione dei locali in via del Lido 36/42 in effetti è vicina a via Milano e distante dal Centro Commerciale, avvicinandosi al confine con via dell'Agora ove termina l'estensione della sede n. 8.' La sede quindi è troppo vicina alle altre farmacie della zona e il ricorso contro il diniego del Comune, rappresentato dall'avvocato Francesco Cavalcanti, è stato bocciato. Nella sentenza si precisa però che le ricorrenti «potranno chiedere una revisione della zona di collocamento se dimostreranno però l'assenza totale di locali idonei per la parte a sud di quella indicata dal Comune».
E. Gan.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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