Medici no vax, sospesi in 25 in provincia di Latina: le verifiche passano agli Ordini

Medici no vax, sospesi in 25 in provincia di Latina: le verifiche passano agli Ordini
di Rita Cammarone
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Venerdì 3 Dicembre 2021, 22:47

«Medici no-vax? In provincia di Latina, su tremila iscritti all'Ordine, al momento ne risultano sospesi circa 25. I casi di inadempienza all'obbligo vaccinale contro il Covid sono distribuiti tra medici di medicina generale, medici del territorio, medici ospedalieri, medici ultraottantenni e odontoiatri». Lo afferma Giovanni Baiano, vice presidente dell'Ordine dei medici pontini. L'ente di piazza Celli a Latina si prepara alle nuove competenze attribuite dal decreto legge 172 del 26 novembre 2021.
GLI ACCERTAMENTI
Si tratta della normativa che ha introdotto il super green pass e che, tra le varie nuove disposizioni, ha stabilito il passaggio del potere di accertamento - dell'obbligo vaccinale per i sanitari - dalle Asl (decreto legge 44/2021) agli ordini professionali. Tre giorni fa il direttore generale della Asl Silvia Cavalli ha revocato la sospensione, con proprie deliberazioni, di due medici di medicina generale, operanti nel distretto 1 (area Nord della provincia) e nel distretto 3 (comprensorio dei Lepini). Accertato in entrambi i casi l'adempimento all'obbligo vaccinale anti-Covid. Contestualmente ha sospeso un altro medico di famiglia che presta la sua professione nel primo distretto per inadempienza al medesimo obbligo. Stesso provvedimento è stato preso dalla direttrice Cavalli nei confronti di due infermieri della Asl risultati non vaccinati. «Per poter eseguire l'accertamento richiesto con la nuova normativa del 26 novembre scorso commenta il dottor Baiano siamo in attesa di acquisire le modalità di accesso alla Piattaforma nazionale-Digital green certificate».
LA NUOVA NORMATIVA
Il decreto legge 172/2021 prevede che una volta accertata l'inadempienza attraverso la piattaforma, l'Ordine inviti il proprio iscritto interessato a produrre, entro cinque giorni dalla ricezione della richiesta, la documentazione comprovante l'effettuazione della vaccinazione o l'esenzione. Decorso il termine di cinque giorni, qualora l'Ordine accerti il mancato adempimento dell'obbligo vaccinale, anche con riguardo alla dose di richiamo, è prevista la comunicazione alle Federazioni nazionali. Per il personale che abbia un rapporto di lavoro dipendente, la comunicazione dovrà essere inoltrata anche al datore di lavoro. Per il sanitario inadempiente è prevista l'immediata sospensione dall'esercizio della professione con annotazione nel relativo albo professionale. La sospensione sarà valida fino alla eventuale comunicazione di avvenuta vaccinazione e comunque non oltre il termine di sei mesi a decorrere dal 15 dicembre 2021. Al soggetto esente dall'obbligo per motivi sanitari, non è più consentito il demansionamento del soggetto inadempiente, ma la sua attività professionale sarà immediatamente sospesa. Per il periodo di sospensione relativo a tutti i casi - non sono dovuti né la retribuzione né altro compenso. «Tutto ciò comporterà una grande mole di lavoro afferma Baiano Fortunatamente al momento abbiamo meno dell'1% dei nostri iscritti coinvolti, eppure già così abbiamo prodotto una montagna di atti, nonostante l'accertamento lo abbia svolto la Asl».

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