Malore sulla 148, grave il comandante della Stradale Corradini

Malore sulla 148, grave il comandante della Stradale Corradini
di Vittorio Buongiorno
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 27 Gennaio 2021, 08:37

Paura per Massimiliano Corradini, il comandante del distaccamento di Aprilia della Polizia Stradale. L'ispettore superiore è ricoverato da lunedì al Santa Maria Goretti in prognosi riservata. Drammatica la sequenza di eventi che ha preceduto i soccorsi e i ricoveri. Corradini si è sentito male mentre rientrava a casa da Aprilia, era in auto e stava percorrendo la Pontina. E' riuscito ad evitare un incidente e ad accostare l'auto lungo la statale che con i suoi uomini perlustra e sorveglia ormai da anni. Poi, senza riuscire a chiedere aiuto ha perso i sensi.
Sono passate 4 ore prima che venisse soccorso. Quando i familiari si sono preoccupati non vedendolo rientrare e non riuscendo a contattarlo telefonicamente hanno chiamato il distaccamento e a quel punto è scattato l'allarme. Tramite il cellulare si è rusciti a individuare la posizione e a quel punto i colleghi si sono precipitati. L'auto dell'ispettore è stata trovata lungo la Pontina. Corradini era riverso nell'auto, privo di conoscenza. Immediatamente è stato allertato il 118 che si è precipitato sul posto. L'ispettore è stato trasferito immediatamente al Santa Maria Goretti a Latina dove è arrivato in codice rosso. E' stato ricoverato nel reparto di rianimazione e ieri è stato operato. Ieri sera era in coma farmacologico e le sue condizioni vengono definite dai sanitari molto gravi. I colleghi si sono stretti ai familiari di Corradini in questo momento drammatico. Nessuno ha voluto rilasciare dichiarazioni. Tutti sperano che la situazione si risolva per il meglio.
Corradini in questi anni alla guida del distaccamento della Stradale di Aprilia è stato apprezzato e ben voluto per l'impegno che ha profuso nel suo lavoro. Grazie alla sua esperienza maturata negli anni passati alla Squadra Mobile sono state numerose le inchieste partite da un controllo lungo le strade che hanno consentito di inciodare chi aveva commesso reati ambientali, chi spacciava droga e chi trafficava in auto rubate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA