«Prima italiana nello spazio? Non mi interessa È un sogno che si avvera»

«Prima italiana nello spazio? Non mi interessa È un sogno che si avvera»
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Sabato 22 Novembre 2014, 06:17
LA MISSIONE
Il record - quello che da domani resterà scritto nella Storia - non solo non le interessa, ma le fa pure girare le Lune di Saturno quando glielo ricordano i rari incauti che ancora lo ignorano. Di essere la prima astronauta italiana a Samantha Cristoforetti non importa: «La questione di genere - ripete la 37enne trentina, 58a astronauta di sempre - proprio non c'entra nulla in questa avventura, in questo mio sogno di bambina che si avvera, in questo privilegio di rappresentare l'eccellenza della tecnologia italiana ed europea».
Sarà perché il capitano pilota dell'Aeronautica militare ha sempre bruciato le tappe seminando maschi e femmine: diploma allo scientifico di Trento, laurea in Ingegneria a Monaco di Baviera, Sciabola d'onore (un riconoscimento da top gun) all'Accademia aeronautica di Pozzuoli. Un fenomeno, come si sono subito accorti all'Agenzia spaziale italiana: prendere le “ali” e diventare pilota da caccia accumulando centinaia di ore di volo rappresenta, in questi anni, una vera impresa, uomini o donne che siano, ma poi Samantha si è superata venendo scelta nel 2009 tra i sei astronauti dell'Agenzia spaziale europea. I candidati, tutti con titoli stratosferici, erano oltre 8.500.
Domani sera volerà con la Sojuz a 28mila chilometri l'ora da Bajkonur verso la Stazione spaziale internazionale dove, dalle 4 di lunedì, resterà quasi sei mesi alle prese con un fittissimo calendario di test scientifici, molti dei quali nel campo della medicina.
In questi ultimi due anni la Cristoforetti ha lavorato a ritmi sovrumani, ma mica perché ha finito di imparare la quinta e la sesta lingua (russo e cinese) e si è sottoposta ad allenamenti massacranti rimbalzando tra Stati Uniti, Russia, Giappone e Francia. Una passeggiata per un tipo, d'acciaio ma minuta, come lei. No, @astrosamantha (così seguitela su twitter perché astro è il suffisso assegnato a tutti i viaggiatori delle stelle, anche se in questo caso suona un po' da astrologia) ha piuttosto affrontato ciò che significa divulgare con efficacia l'attività degli astronauti, un aspetto centrale della missione perché poi in tanti si chiedono le ragioni della spesa di milioni e milioni nello spazio senza pensare che la nostra vita quotidiana e il progresso non ne potranno mai fare a meno. Un compito non banale per il suo carattere arciriservato: per dirne una, nemmeno Fabio Fazio, che l'ha adottata in Che Tempo che Fa, è ancora riuscito a farle dire che sì, insomma, un fidanzato esiste, è un ingegnere aerospaziale francese che domani sera trepiderà insieme ai suoi genitori e al fratello.
«Samantha è bravissima, eccezionale, appena sarà in orbita vi dimenticherete di me», garantisce l'indimenticabile maggiore pilota Luca Parmitano che l'ha preceduta sull'Iss rivelandosi un formidabile comunicatore tanto da diventare ambasciatore dell'Italia in questo semestre di presidenza Ue. E astroluca, il primo italiano a passeggiare nello spazio, è davvero uno che non sbaglia mai.
Paolo Ricci Bitti
@paoloriccibitti
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