Multe e tasse pagate lavorando per i Comuni: la possibilità dalla legge Sblocca Italia

Multe e tasse pagate lavorando per i Comuni: la possibilità dalla legge Sblocca Italia
di Antonio Galdo
3 Minuti di Lettura
Lunedì 12 Ottobre 2015, 03:43 - Ultimo aggiornamento: 23:38
Lavori per il tuo Comune e risparmi sulle tasse. Oppure cancelli una multa che non hai pagato. Il baratto amministrativo è uno scambio che piace molto ai sindaci italiani: sono ormai centinaia i piccoli e medi comuni che lo hanno introdotto, e dal prossimo 1 gennaio partirà anche a Milano, la prima grande città a cavalcare l'onda di questo radicale cambiamento nei rapporti tra sindaci e cittadini.

Tutto inizia con la legge Sblocca Italia che, con l'articolo 24, introduce la possibilità dello scambio, lasciando mano libera agli amministratori sul come declinarlo.

Milano, per esempio, ha scelto una via di mezzo tra l'assistenza sociale e i servizi sul territorio. Chi ha un tributo locale scaduto (Ici, Imu, tassa sui rifiuti) oppure è moroso con i canoni di un alloggio comunale o con le rette scolastiche, può saldare il suo debito attraverso lavori socialmente utili. Quali? Pulizia di strade e giardini, manutenzione di edifici pubblici, interventi di arredo urbano.



LA CRISI

L'unico vincolo è che il reddito del cittadino pronto a barattare i suoi arretrati, non sia superiore ai 21.000 euro l'anno. «Cerchiamo così di venire incontro a quella fascia di popolazione più colpita dalla crisi economica. Pensiamo a chi ha perso un lavoro e si è trovato con debiti con il Comune che non è in grado di pagare: lui esce da un incubo, e il Comune recupera il suo credito, con un vantaggio concreto, e senza farlo marcire in qualche cassetto» spiega Francesca Balzani, vicesindaco di Milano.



Anche l'amministrazione comunale di Roma, secondo indiscrezioni raccolte in Campidoglio, pensa di seguire la strada di Milano. Ma intanto sono i piccoli Comuni a rincorrere, in massa, il baratto amministrativo, e ciascuno con una sua impronta. A Invorio, in provincia di Novara, R.B. deve saldare dieci mesi di affitti non pagati all'amministrazione per la sua casa popolare: ogni giorno, per 4 ore, spazza le strade per un compenso di 7,50 euro all'ora. In sei mesi il suo debito sarà estinto. A Santa Croce Camerina, in provincia di Messina, circa la metà della popolazione non paga l'acqua, e adesso i “morosi involontari”, in grado di dimostrare la loro condizione di indigenza, potranno compensare i canoni idrici non versati con attività di giardinaggio.



I REGOLAMENTI

A Vasto, in Abruzzo, invece la compensazione di tasse e multe avviene assicurando il servizio di vigilanza nel parco nazionale e la spalatura della neve durante l'inverno. A Massarosa, provincia di Lecco, è prevista la riduzione del 50 per cento della tassa sui rifiuti se imbianchi le aule scolastiche, mentre a Bari si richiede la collaborazione nelle case famiglia e nelle biblioteche comunali. A Vitorchiano, nel viterbese, per evitare conflitti con i sindacati dei dipendenti comunali, nel regolamento del baratto amministrativo è specificato che chi vi accede non può occupare posti vacanti nella pianta organica dell'amministrazione.



Lo scambio tributo-lavoro socialmente utile non è un'invenzione recente. La sua prima versione risale addirittura al 1738, quando in Francia la monarchia introdusse la corvée royale, ovvero la possibilità di pagare il tributo da versare al feudatario con lavori domestici. E oggi il baratto amministrativo è una prassi consolidata nei paesi scandinavi e in Gran Bretagna, dove spesso l'amministrazione pubblica ricorre a queste forme di compensazione. «Ma la novità, nel caso dell'Italia, è che in questo modo, recuperando il nostro antico spirito comunitario, riusciamo a organizzare meglio servizi sul territorio che i Comuni non riescono più a gestire per mancanza di fondi» spiega Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente della Camera, e firmatario dell'articolo 24 della legge Sblocca Italia.Realacci ricorda che le norme prevedono anche un'altra possibilità a favore dei cittadini: se si organizzano con dei comitati e con delle associazioni, possono proporre ai comuni «pulizia, manutenzione e abbellimento di aree verdi, strade e piazze in cambio di sconti fiscali».



IL FUTURO

Immaginiamo un caso concreto. Un gruppo di residenti in una strada alberata, dove non si riesce a garantire un regolare servizio di potatura degli alberi, con rischi anche per la sicurezza degli abitanti, si offrono per fare i lavori direttamente, con loro mezzi. In contropartita ricevono una riduzione della tassa sui rifiuti. «Questo sarà il nostro prossimo passo, sogno una città nella quale, per esempio, un insegnate pensionato sia pronto, in cambio di un'agevolazione fiscale, a lavorare in un centro per gli anziani o in qualche asilo dove abbiamo problemi di personale» annuncia il vicesindaco Balzani. E promette che la rivoluzione del baratto amministrativo è solo agli inizi.