Vittime narcotizzate denunciata una ladra, si indaga su altri episodi

Vittime narcotizzate denunciata una ladra, si indaga su altri episodi
di Stefania Belmonte
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Giovedì 19 Agosto 2021, 05:02 - Ultimo aggiornamento: 09:18

 Sembra essere tornato di moda, da parte della criminalità della provincia di Latina, narcotizzare le proprie vittime a scopo di furto e rapina. È successo anche ieri a Itri, dove i carabinieri hanno scoperto e denunciato una donna romena di trent'anni. Quest'ultima, residente in un campo nomadi di Aprilia, è stata accusata di furto aggravato perché identificata come l'autrice del furto di alcuni monili d'oro del valore di circa 2500 euro. Il furto era avvenuto il 2 agosto scorso nella cittadina del sud pontino, dopo che il proprietario di casa era stato narcotizzato. Un episodio analogo, ma stavolta alla stazione ferroviaria, si era verificato lo scorso 3 agosto. Ad agire erano state due donne, entrambe trentenni e residenti nel campo nomadi di Aprilia. Le due sono state identificate dai carabinieri di Priverno il 9 agosto e denunciate. La vittima era stato un 46enne di Sezze: le due donne lo avevano avvicinato e, dopo avergli spruzzato in faccia una sostanza per provocargli uno stato confusionale, gli avevano rubato il portafogli con duecento euro dentro.

Sempre di Aprilia la donna di 59 anni sottoposta a sorveglianza speciale dal questore di Latina lo scorso 10 agosto per truffe, furti e rapine messe a segno tra le province di Roma e Latina, soprattutto ai danni di persone anziane. Per la donna è scattato l'obbligo di dimora nel comune di Aprilia con la prescrizione della permanenza in casa dalle 21 alle 7. Nel maggio scorso, invece, era stato arrestato l'uomo che l'8 dicembre del 2020 aveva narcotizzato e poi rapinato di 1400 euro da un altro viaggiatore che aveva conosciuto poco prima alla stazione Termini e che si trovava sul treno per Napoli. I fatti erano accaduti all'altezza della stazione di Latina: la vittima, un cittadino originario dello Sri Lanka, era stato lasciato incosciente dopo aver bevuto un succo all'arancia in cui era stata versata una certa quantità di benzodiazepine. La vittima si era accorta dell'accaduto soltanto al suo risveglio, alla stazione di Napoli, dove poi aveva denunciato tutto.
Stefania Belmonte
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