Fermato, sull'isola di Ventotene, un intervento di abusivismo edilizio in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico, con conseguente distruzione e deturpamento di bellezze naturali. I militari della Guardia di Finanza hanno sequestrato, in località Calanave, un immobile, ad uso abitativo, di 85metri quadrati, ancora in corso di realizzazione su un terreno agricolo.
Il manufatto, una volta ultimato, avrebbe acquisito un valore di mercato di circa mezzo milione di euro, secondo una stima delle Fiamme gialle, effettuata in base alle rinomate peculiarità dell'Isola sia per quanto riguarda il suo patrimonio naturalistico (in particolare per la presenza della Riserva Naturale Statale) sia dal punto di vista turistico, attesa la notevole domanda di viaggi e soggiorni nella rinomatissima località balneare.
I sigilli sono scattati lo scorso 12 gennaio, ma la notizia è stata resa nota ieri, a sequestro convalidato da parte del giudice per le indagini preliminari, a carico del proprietario, unico indagato. Si tratta di una persona del posto che dovrà rispondere dei reati di abusivismo edilizio, violazione del vincolo paesaggistico e distruzione e deturpamento di bellezze naturali. L'intervento della Guardia di Finanza ha comportato la trasversalità d'azione tra reparto territoriale e componente aeronavale.
A rendere più difficoltosa l'operazione è stata la caratteristica del luogo sottoposto a controllo. Calanave, nella parte sud orientale dell'isola, è famosa per la spiaggia dalla sabbia grigia dalla quale si alza una parete di tufo in cui spiccano aree verdi, di difficile accesso. Le attività di indagine sono state svolte dai militari della Tenenza di Ventotene, diretta dal luogotenente Mario Di Castro, e da quelli della Sezione operativa navale di Gaeta, guidata dal capitano Gabriele Cusato. Grazie a un elicottero della sezione aerea di Pratica di Mare, i finanzieri hanno potuto riscontrare gli illeciti in atto attraverso il sorvolo del luogo impervio di accesso al terreno agricolo. L'uso del velivolo ha consentito precisi rilievi dall'alto, sfruttando al meglio l'impiego delle tecnologie di bordo. Le successive attività investigative sono state svolte dai militari con l'utilizzo delle banche dati in uso alla Guardia di Finanza e con l'ausilio del personale tecnico del Comune di Ventotene. L'intervento edilizio in corso è risultato in totale assenza di titoli autorizzativi, senza permesso a costruire rilasciato dal Comune e senza nulla osta paesaggistico. Da qui il blitz delle Fiamme gialle con l'apposizione dei sigilli per impedire la prosecuzione delle opere abusive. Lo stop ai lavori, con conseguente chiusura del cantiere abusivo, è stato confermato dal Tribunale di Cassino con la convalida del sequestro.