Vaccini pediatrici, Lubrano: «E' boom di prenotazioni, le famiglie hanno capito»

Vaccini pediatrici, Lubrano: «E' boom di prenotazioni, le famiglie hanno capito»
di Francesca Balestrieri
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Giovedì 23 Dicembre 2021, 05:02 - Ultimo aggiornamento: 08:37

Analizzando il dato dei contagi nelle scuole si scopre che i contagi nelle scuole dell'infanzia sono raddoppiati: da 24 si è passati a 56, gli studenti tra i 6 e i 14 anni positivi sono invece 239 (la scorsa settimana erano 214), nelle scuole superiori l'aumento più sostanzioso: si passa dai 93 della settimana tra l'8 e il 14 dicembre ai 160 di quella tra il 15 e il 21 dicembre. Tantissimi, se si pensa che solo un mese fa, il 17 novembre, erano appena 29. Contagi che la Asl sta tracciando, ovviamente, ma che, nella maggior parte sono riconducibili ad alcune feste che si sono tenute in alcuni locali di Latina.


Un grande aiuto potrebbe arrivare dalle vaccinazioni pediatriche. In questi giorni si sta discutendo molto sulla possibilità di chiudere le scuole per altre due settimane dopo la fine delle vacanze natalizie, proprio per aumentare il numero di studenti vaccinati, in particolare nella fascia di età 5-14 anni, quelle che sono iniziate lo scorso 13 dicembre e che già ha visto un'ampia partecipazione di bambini. Su tutti e tre i presidi, a Latina, Formia e Fondi si registra il pienone spiega il professor Riccardo Lubrano, primario di Pediatria e neonatologia del Goretti di Latina l'azienda sanitaria ha organizzato tutto al meglio con tutti gli operatori vestiti da maghi, Harry Potter e i personaggi che i bambini adorano.

Al momento viaggiamo sulle 1.600 inoculazioni a settimana in totale, ma da gennaio aumenteranno perché si inizierà a eseguire anche le seconde dosi. La risposta è molto buona da parte delle famiglie perché ne hanno capito l'importanza. La variante Omicron è altamente contagiosa, come possiamo vedere dai numeri e i bambini sono il maggior veicolo perché se è vero che nella maggior parte dei casi loro sono asintomatici o paucisintomatici, possono trasmetterlo ai genitori o ai nonni, che magari hanno già altre patologie. In alcuni casi però il Covid provoca danni anche ai più piccoli: Effettivamente abbiamo avuto il caso di un bambino che è arrivato con una grande febbre e dolori al torace. Abbiamo fatto tutti gli accertamenti, tra cui quelli cardiologici e abbiamo scoperto la sindrome di Kawasaki. E' stato accertato che il piccolo aveva passato il Covid, era stato asintomatico, ma i rischi del long covid non sono ancora chiari e potrebbero portare a queste malattie più gravi. Ecco perché è importante vaccinare, spiega Lubrano che è molto orgoglioso del lavoro che si sta svolgendo: La cosa che deve essere chiara alle famiglie è che non vengono lasciate sole perché dopo l'inoculazione continuiamo a seguirli. E' stata attivata infatti una linea survey per capire come stanno dopo. Il sistema di controllo prevede tre telefonate nell'arco delle tre settimane prima della seconda dose. Finora ora non abbiamo registrato nessuna reazione avversa e i primi dati sono confortanti, conclude il primario.

Francesca Balestrieri

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