Vaccini agli over 80, oltre 18 mila prenotati Medici di base pronti a scendere in campo

Giovanni Cirilli
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Sabato 6 Febbraio 2021, 05:02 - Ultimo aggiornamento: 09:28

COSA CAMBIA
Sono 1344 i medici di medicina generale del Lazio che al momento hanno manifestato interesse a vaccinare i propri assistiti e a fornire supporto alle Asl in questa complessa fase di campagna vaccinale. E sono ora in attesa di capire quando entrare in azione e come. Molte resistenze sono infatti dovute a un clima di incertezza sulle dosi in arrivo e sulle modalità di somministrazione, ma l'auspicio è che quando sarà fatta definitiva chiarezza la disponibilità da parte dei medici cresca ancora.

Intanto, su questo fronte arrivano alcune importanti novità. Ne parliamo con Giovanni Cirilli, segretario regionale della Fimmg, la Federazione dei medici di medicina generale. «In questa fase spiega il medico della provincia pontina si sta ragionando purtroppo in carenza di vaccini, dosi non ce ne sono. E bisogna quindi fare i conti con quello che abbiamo. Certamente, se l'obiettivo è quello di puntare all'immunità di gregge del 70% è decisivo che intervengano i medici. Nell'ultima campagna vaccinale antinfluenzale ad esempio, la categoria ha somministrato oltre 1 milione e 300mila vaccini. La gran parte delle campagne ha successo se c'è il contributo dei medici di base. E' chiaro dunque che ci si attende una manifestazione di interesse decisamente maggiore quando si entrerà nel vivo delle fasi più massicce di vaccinazione. Proprio questo tema è stato al centro di un incontro che si è tenuto in Regione alla luce anche delle novità arrivate da Astrazeneca, che comincerà ad inviare le sue prime dosi nei prossimi giorni. Con ogni probabilità spiega ancora Giovanni Cirilli vaccineremo nei nostri studi con Astrazeneca, che non presenta problemi di stoccaggio a differenza di Pfizer, cominciando dai pazienti fra i 50 e i 55 anni e procedendo per annualità e non per categorie. Partiremo sicuramente prima della fine di febbraio e questa è un'ottima notizia. Si comincia dai medici che hanno manifestato interesse, nella convinzione che questa platea si allargherà ancora. Intanto, da lunedì 8 febbraio il Lazio e la provincia di Latina partono con le somministrazioni agli over 80, ma la lista è lunga, le prenotazioni sfiorano le 200mila unità (oltre 18.200 solo in provincia di Latina) e il sistema di prenotazione comincia già a dare appuntamento a maggio. Anche su questo fronte potremo entrare in gioco noi aggiunge Ciricilli Stiamo ragionando su un accordo per il quale i medici possano coprire la fascia di pazienti over 80 da vaccinare a domicilio. Si tratta di anziani che sono in assistenza domiciliare per problemi oggettivi di mobilità, già censiti e autorizzati. E vedremo di inserire anche gli ultra 90enni. Tutto però è strettamente collegato alla disponibilità di dosi. Chiaro che restano fuori al momento non solo alcune categorie sanitarie come i medici liberi professionisti, gli odontoiatri, i farmacisti e alcune categorie particolari di pazienti dializzati e trapiantati, ma anche gli ultra 70enni esclusi dal vaccino Astrazeneca. Certo, i nostri pazienti ce lo chiedono continuamente quando potranno fare il vaccino aggiunge il segretario della Fimmg E' legittimo che un 72enne con pregresse patologie si aspetti di avere la somministrazione, ma ora le tipologie disponibili sono queste e con queste dobbiamo operare: Pfizer e Moderna che non bastano per tutti e che verranno destinate agli over 80 e tra poco Astrazeneca che prevede però specifiche e oggettive limitazioni di età. Per quanto riguarda i medici di medicina generale, spero che tutti vorranno a dare una mano. Non possiamo aspettare l'estate, la mortalità è altissima e per ogni mese di ritardo nelle vaccinazioni dei soggetti fragili paghiamo un pegno fortissimo in termini di vite umane.
La.Pe.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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