Latina, una casa dedicata ai ragazzi Down e alla conquista della loro autonomia

Latina, una casa dedicata ai ragazzi Down e alla conquista della loro autonomia
di Andrea Apruzzese
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Domenica 17 Ottobre 2021, 05:02 - Ultimo aggiornamento: 12:28

Letti e armadi in stanze luminose e colorate, un bagno, in cui, a turno, quattro ragazze e quattro ragazzi affetti dalla sindrome di Down, potranno iniziare a sperimentare una prima forma di autonomia nei fine settimana; e, in un immediato futuro, quando sarà operativa anche la cucina, iniziare a preparare da soli i propri pasti. È la nuova iniziativa dell'Associazione italiana persone Down (Aipd) di Latina, inaugurata ieri presso la sede in via Piave, una ex casa cantoniera, ottenuta in concessione dalla Regione Lazio. Una sede che è operativa già da un paio di anni, e in cui, al piano terra, erano aperti gli spazi dedicati alle attività di socializzazione dei ragazzi; ora al primo piano sono state accuratamente predisposte anche le camere dove poter dormire, e il bagno, in ambienti ampi e colorati. I letti sono otto, ma tutti i ragazzi potranno, a turno, sperimentare questa prima esperienza di vita da soli, in una struttura assistita, nei fine settimana; successivamente, l'esperienza potrà anche ampliarsi per più giorni. Un'obiettivo fondamentale, quello di rendere autonomi i ragazzi, in vista del dopo di noi.
«È una giornata molto importante per i ragazzi e per la nostra associazione - ha spiegato la presidente dell'Aipd Latina, Samantha Meini, ieri, nel corso dell'inaugurazione - noi lavoriamo sull'autonomia dei ragazzi, sia quelli più piccoli, sia quelli più grandi; con questa struttura residenziale, resa possibile anche grazie all'assistenza fornita dai partner dell'iniziativa come Facile ristrutturare, i ragazzi possono ora imparare a vivere da soli, rifare i letti, preparare la tavola.

L'obiettivo centrale è prepararli a vivere da soli una volta che saranno grandi».


GLI OBIETTIVI
Alcune attività sono anche dedicate al corretto utilizzo del denaro: «Per alcuni il calcolo matematico è difficile, allora gli insegniamo a ragionare per eccesso o per difetto rispetto al valore più grande». Il vice presidente, Adolfo Vitolo, ricorda che l'associazione ha «42 famiglie e ragazzi iscritti, con un'eta che va dai 5 ai 51 anni; i progetti di autonomia sono organizzati tutti il pomeriggio ma, da quest'anno, ci saranno anche delle attività la mattina per quelli più grandi». L'inaugurazione, ieri, è avvenuta quasi in concomitanza con il secondo anniversario dell'apertura delle prime attività al piano terra, avvenute il 13 ottobre, data in cui cade la Giornata nazionale delle persone con sindrome di Down. La struttura è divisa in due piani con, al piano terra, stanze per le attività dei ragazzi come quella definita Merendiamo, dedicata ai più piccoli.

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