Latina, un'abitazione per i rifugiati che escono dal centro di accoglienza: il protocollo d'intesa

Latina, un'abitazione per i rifugiati che escono dal centro di accoglienza: il protocollo d'intesa
di Rita Cammarone
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Venerdì 22 Aprile 2022, 11:06

Un protocollo d'intesa con la cooperativa Karibu per l'autonomia alloggiativa dei titolari di protezione internazionale in uscita dai centri di accoglienza. Lo ha approvato la giunta comunale di Latina, su indirizzo dell'assessora al Welfare Francesca Pierleoni per il superamento dei limiti del Sistema di protezione nazionale, il cosiddetto Sai, attraverso il quale difficilmente i beneficiari potranno raggiungere l'autonomia sociale ed economica entro i tempi dell'accoglienza. E' quanto spiegato nella delibera 82 del 20 aprile 2022, pubblicata ieri all'albo pretorio dell'ente. Tra le azioni programmate attraverso il progetto Pre.se.o di cui la Karibu è capofila c'è l'inserimento nella Rete Casa Amica dei rifugiati, in risposta al bisogno impellente di un'abitazione una volta usciti dal percorso di assistenza e protezione ricevuta attraverso il Sai.

Lo scopo del protocollo approvato dalla giunta del sindaco Damiano Coletta, che dovrà essere sottoscritto, ha tra le finalità quella di facilitazione dell'accesso dei destinatati nel mercato immobiliare, prevedendo misure di sostegno economico per la copertura di parte delle spese relative alle utenze, acquisto arredi e pagamento canoni di affitto. Il nuovo percorso, finanziato con fondi dell'Unione europea, punta a delineare una cornice comune per le tante esperienze che a livello locale sperimentano soluzioni e percorsi per dare concretezza ai principi di eguaglianza delle opportunità, affinché le nuove generazioni abbiano davanti a sé tutte le possibilità aperte, al di là delle condizioni socio-demografiche di partenza dei singoli.


Lo schema del protocollo prevede che la cooperativa Karibu fornisca garanzie affinché i locatori degli immobili possano essere rassicurati sulla corresponsione dei canoni di locazione da parte del conduttore ed al mantenimento dell'alloggio nelle corrette condizioni manutentive.

Al pari il Comune di Latina dovrà prendersi carico attraverso i servizi sociali i beneficiari del Pre.se.o. residenti nel capoluogo e collaborare con l'equipe multidisciplinare del progetto per un favorevole percorso d'inclusione socio-lavorativa oltre che di autonomia abitativa. Firmatari del protocollo saranno, oltre al Comune e alla coop Karibu, anche le associazioni di categoria, di proprietari degli immobili e degli inquilini. Il compito delle organizzazioni aderenti sarà quello di favorire l'incontro tra domanda e offerta abitativa di alloggi sicuri e a canoni accessibili. Rete Casa Amica, per l'assessorato al Welfare del comune capoluogo, è una buona pratica da replicare per tutte le fasce deboli della popolazione presente sul territorio di competenza.

Il protocollo approvato non comporterà maggiori oneri per l'ente comunale in quanto la collaborazione si inserisce tra le competenze istituzionali del servizio Welfare, con l'unità operativa Interventi per il sostegno e l'Inclusione Attività di mediazione e servizi di supporto alle minoranze, immigrati e richiedenti asilo. «L'adesione a questo progetto - ha dichiarato l'assessora Pierleoni - è motivata dall'emergenza abitativa, che è un problema sul nostro territorio cui è necessario fare fronte laddove Latina è anche una città a forte presenza di immigrati. E Il progetto Per.Se.O può costituire una risposta».

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