TORTOLANO: «UN LEGAME SPECIALE»

TORTOLANO: «UN LEGAME SPECIALE»
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Venerdì 15 Gennaio 2021, 05:00
IL PERSONAGGIO
Un movimento istintivo, fatto per proteggere la propria porta dagli attacchi avversari. D'altronde il vantaggio in casa del Latte Dolce Sassari era da difendere in ogni modo, perché quei tre punti al Latina servivano per rimanere in testa alla classifica, l'unica posizione in grado di realizzare il sogno di una squadra e di una tifoseria da tempo in attesa di nuove soddisfazioni. E invece quella voglia di protezione è costata cara a Emiliano Tortolano, a cui è saltato il legamento crociato del ginocchio sinistro, nel tentativo di evitare la conclusione di Bianchi verso la porta nerazzurra. L'esterno offensivo si è reso subito conto di quanto accaduto al 41' del primo tempo del match disputato lo scorso 19 dicembre. Un infortunio grave che lo costringerà a rimanere fuori sino alla prossima estate, ma che non lo farò stare lontano dai suoi compagni. D'altro canto è stato proprio lui a dare inizio alla festa nel dopo gara di Sassari: «Tutti i ragazzi e lo staff erano dispiaciuti per me, ma dopo l'infortunio mi sembrava inutile continuare a disperarsi. Ormai non si poteva fare più nulla e così ho acceso la cassa per mettere un po' di musica e regalare buonumore all'ambiente».
Tortolano per la prima volta si ritrova a gestire un momento così delicato: «Durante la mia carriera non avevo mai subito traumi di questo genere, ma non sono il tipo che molla facilmente. Ci vorrà del tempo lo so, ma lavorerò duro e con il consueto entusiasmo per tornare pronto quando sarà possibile. Adesso non dobbiamo far altro che continuare a lottare tutti insieme per un obiettivo comune, la vittoria finale in serie D».
Ha già conquistato un campionato da protagonista nove anni fa con il Latina, una società alla quale il fantasista classe 1990 è legato particolarmente: «Con questa piazza è stato amore a prima vista, si è creato un feeling del tutto speciale e devo dire che tutti gli attestati di stima e vicinanza dopo l'infortunio mi hanno fatto emozionare. Le belle parole ricevute saranno uno stimolo in più per tornare a fare ciò che amo». Nel Latina vincente della prima parte di stagione c'è tanto di Tortolano, ma non solo come espresso proprio dall'esterno offensivo: «Questo gruppo possiede una marcia in più perché ha delle qualità morali, prima ancora che calcistiche. La nostra è una famiglia, guidata da un tecnico come Scudieri che conosco molto bene. Un allenatore preparato, a cui piace il bel calcio, capace di trasmettere una mentalità vincente. In ogni partita abbiamo sempre messo in mostra il desiderio di comandare il gioco, di non aspettare mai l'avversario, bensì di andarci a riprendere velocemente il pallone. Abbiamo ricominciato con il piede giusto grazie al bel successo ottenuto al Franconi contro l'Afragolese, ora ci attendono due turni in trasferta da giocare con la consueta intensità e voglia di primeggiare». Spera di ritrovare presto il campo, magari con la presenza del pubblico: «Sappiamo tutti quanto sia importante avere la tifoseria al proprio fianco, mi sarebbe tanto piaciuto poter tornare per l'ultima gara, magari quella decisiva e vedere una coreografia come quella con l'Aversa Normanna di nove anni fa. Emozioni da brividi che non ho mai dimenticato e che, anche fuori dal campo, spero tanto di poter rivivere».
Davide Mancini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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