Telemedicina, la sfida della Asl: gestire i pazienti cronici a distanza

Telemedicina, la sfida della Asl: gestire i pazienti cronici a distanza
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Venerdì 22 Gennaio 2021, 05:01
IL PROGETTO
Il progetto è ambizioso ma la Asl di Latina sembra avere tutte le carte in regola per accogliere la sfida e trasformarsi in un laboratorio innovativo per la gestione dei pazienti. Parliamo di telemedicina e della possibilità di avviare sul territorio pontino, complesso e ampio anche per distribuzione geografica, un approccio multidisciplinare nella cura delle problematiche di salute del cittadino, migliorando l'accessibilità e l'appropriatezza delle prestazioni, monitorando a distanza l'efficacia di un percorso terapeutico e facilitando l'archiviazione di dati clinici.
Con la televisita e il teleconsulto, e dunque con un più ampio ricorso alle potenzialità offerte dal digitale, non si muove il paziente ma si muovono i dati. L'emergenza covid del resto ha portato alla luce tutte le criticità di un sistema sanitario fondato sul ricorso all'ospedalizzazione e ha al contempo fornito indicazioni importanti su come correggere il tiro e migliorare. Ora il cambio di passo si prepara in provincia, a partire da una serie di esperienze sanitarie fondamentali, come il progetto Più Vita per la gestione delle cronicità e il percorso avviato alla Medicina interna del Goretti, illustrato dal responsabile Salvatore Di Somma, per la cura in telemonitoraggio di circa mille pazienti covid, solo 82 dei quali hanno avuto necessità di ricovero prima che i sintomi della malattia si aggravassero.
Chiaro che un'evoluzione di questo tipo implica una rivoluzione nelle modalità di lavoro: da un lato un diverso approccio tra medico e paziente, dall'altro una completa integrazione di competenze tra specialisti. Da qui nasce Change Management e Digital innavation, un percorso formativo rivolto agli operatori sanitari di Latina che partirà a febbraio e si svilupperà nell'arco di tre mesi. Il progetto coinvolge il Mip Politecnico di Milano Graduate School of Business e Novartis Farma Dipartimento medico che, attraverso una partnership tra pubblico e privato, organizzeranno corsi online su una piattaforma messa a disposizione da Mip, costruiti su tre target di riferimento: da un più ampio pubblico di operatori sanitari fino ai dirigenti sanitari.
IL DIRETTORE GENERALE
«Il covid ha spiegato il direttore generale della Asl Giorgio Casati ha contribuito a sviluppare un particolare interesse per la telemedicina, anche per la possibilità di gestire i pazienti cronici non covid che si sono trovati nella difficoltà di avere accesso alle cure. Ora l'obiettivo è fare in modo che questa diventi una modalità ordinaria, non sostitutiva alla visita ma integrata ad essa. Abbiamo capito in questi mesi che c'è necessità di rafforzare questa area di attività come modello ordinario di gestione dei pazienti cronici, consentendo di raggiungere tante persone che si trovano distanti dai luoghi di cura». «La telemedicina ha aggiunto il direttore della Asl Giuseppe Visconti non è la semplice adozione di strumenti tecnologici ma è la realizzazione di una nuova organizzazione sanitaria che punta soprattutto all'integrazione tra diverse figure professionali che fino a poco tempo fa si integravano con difficoltà».
IL NUOVO RUOLO DEL MEDICO
L'assistenza raggiunge il malato nel suo letto e nel suo domicilio, trasformando l'offerta sanitaria in un modello pro attivo. Il segretario regionale della Fimmg, Federazione italiana medici di medicina generale, ha sottolineato inoltre come cambierà il ruolo dei medici di base anche in termini di prestazioni: «Il covid ha spiegato ha comportato difficoltà nel mantenere standard di assistenza e in molti hanno rinunciato alle cure. La medicina del territorio deve trasformarsi, questo è il futuro».
Alla presentazione del progetto e del percorso formativo hanno partecipato anche Massimo Annichiarico, direttore della Salute e integrazione socio sanitaria della Regione Lazio; Francesco Gabrielli, direttore del Centro nazionale per la telemedicina e le nuove tecnologie dell'Istituto superiore di sanità; Davide Chiaroni, del Mip Politecnico di Milano Graduate School of Business; Gaia Panina, Chief scientific officier di Novartis; Paolo Romolo Locatelli, direttore Executive Master in Gestione dell'Innovazione in Sanità del Mip; Francisco Garcia, Country Chief Digital & Data Officier di Novartis.
Laura Pesino
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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