Striscione e bandiera ucraina sventolano sulla Torre Pontina

Striscione e bandiera ucraina sventolano sulla Torre Pontina
di Stefania Belmonte
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Mercoledì 30 Marzo 2022, 10:19

Stanno arrivando anche al Cpia di Latina, il Centro provinciale di istruzione per gli adulti, gli studenti ucraini in fuga dalla guerra. Finora sono una decina quelli già arrivati e sono tutte donne, dai 16 anni in su. Nella giornata di lunedì si sono iscritte in tre della stessa famiglia: sono madre e figlie, ospiti dalla nonna che per prima è arrivata in Italia per fare la badante. Si prevede comunque che il numero aumenterà, tanto che nell'istituto diretto dalla professoressa Viviana Bombonati si stanno riorganizzando sia spazi che orari, nonostante l'anno scolastico volga al termine. Anche gli studenti ucraini frequenteranno i corsi di italiano per stranieri, facendo principalmente alfabetizzazione, e i loro colleghi - tutti di nazionalità diverse - hanno voluto salutarli ed esprimere la loro vicinanza. In 38 ieri mattina sono saliti sulla terrazza della Torre Pontina, accompagnati dalle maestre di alfabetizzazione Maria Corsetti e Roberta Mallozzi, e dalla professoressa Vincenza Sanseverino. Dalla Torre Pontina si vede l'intera pianura e simbolicamente è possibile raggiungere tutti. Hanno fatto sventolare una bandiera dell'Ucraina, scritto benvenuti nelle loro diverse lingue ed esposto disegni di pace. Hanno tutti in comune un passato di sofferenza e di condizioni di difficoltà: conoscono bene la situazione che stanno vivendo: l'arrivo in un Paese ospite, con tutte le incognite che comporta. Trovare una nuova sistemazione, integrarsi nella comunità di arrivo, iniziare un nuovo percorso di studi in una lingua e qualche volta in un alfabeto diverso. Ricominciare da capo. E quasi sempre non per scelta propria. Il messaggio di benvenuto scritto dalla rappresentante di classe Manpreet Saini, letto ieri mattina in inglese e in italiano durante la festa di benvenuto, descrive bene la sensazione.
«Noi studenti del Cpia ci siamo ritrovati qui per un evento molto speciale. Poiché siamo tutti molto consapevoli della guerra in corso nei nostri paesi vicini, Ucraina e Russia. Le persone dall'Ucraina stanno migrando qui, lasciano la loro casa, il Paese di origine delle famiglie. Essendo una immigrata, posso capire come ci si sente a lasciare tutto alle spalle e iniziare una nuova vita da zero. Ma siamo qui per darvi il benvenuto e assicurarvi che siamo tutti qui per aiutarvi in ogni modo possibile e migliore». Sono decine anche gli studenti accolti dalle varie altre scuole della provincia di Latina e dal capoluogo stesso: ci sono state iscrizioni nelle scuole primarie e secondarie, e molti stanno già frequentando. I comuni mettono a disposizione psicologi e mediatori culturali. La prefettura, in molti casi, gli alloggi; le associazioni viveri e beni di prima necessità. Una macchina della solidarietà che sta funzionando.

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