Una piccola stanza con le pareti colorate, un divano, una scrivania, i quadri alle pareti. Un ambiente confortevole e protetto per superare la paura ed essere ascoltate. E' qui, in un ambiente creato all'interno della caserma dei carabinieri di Latina, che ora le donne vittime di violenza e abusi potranno incontrare operatori preparati e competenti e sporgere denuncia. E' l'iniziativa che arriva anche nel capoluogo e che nasce dal protocollo siglato dall'associazione Soroptimist International Italia e il Dipartimento di pubblica sicurezza, che ha già portato a creare 190 stanze analoghe nelle caserme e nelle questure di tutta Italia.
Ieri l'inaugurazione ufficiale presso il comando provinciale dell'Arma, alla presenza del comandante Lorenzo D'Aloia, della presidente Soroptimist della sezione di Latina, Celeste Redi, del prefetto Maurizio Falco e dei magistrati della procura Martina Taglione e Antonio Sgarella.
«Questo è un passo ulteriore verso quel percorso intrapreso da anni nella tutela delle donne vittime di violenza e delle vittime vulnerabili», ha spiegato il colonnello D'Aloia nel suo discorso di apertura, dopo aver ringraziato il prefetto Falco, la procura e la presidente dell'associazione Soroptimist. «L'odierna cerimonia ha aggiunto - è frutto del protocollo siglato al livello nazionale e aderendo al progetto abbiamo anche noi messo a disposizione nel comando provinciale un locale, rendendo questa stanza idonea per sostenere un momento importante per le vittime.
Come prevede il protocollo, per l'allestimento dei locali sono previsti colori tenui e ambienti confortevoli che possano mettere a loro agio le vittime. La stanza è inoltre dotata di sistemi audio-video per la verbalizzazione computerizzata, che evitano alla vittima ripetuti momenti di testimonianza e che possono servire anche nelle fasi processuali successive. «Possiamo finalmente inaugurare la stanza tutta per sé, che corona l'impegno di Soroptimist Latina per attuare i diritti civili nella città e fare fronte agli effetti del terribile e dilagante fenomeno della violenza sulle donne» ha spiegato Celeste Redi. L'iniziativa è stata sostenute dall'impresa Baccari, assicurazioni Generali, Banca di Fondi, centro Redi Medica.
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