Stalking e minacce di morte per fare chiudere due negozi

Stalking e minacce di morte per fare chiudere due negozi
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Mercoledì 14 Aprile 2021, 05:22
L'INCHIESTA
Aveva preso di mira un commerciante titolare di due negozi al centro commerciale Morbella di Latina, tentando in ogni modo di spingerlo a chiudere le attività. La Squadra Mobile di Latina ha eseguito un provvedimento cautelare nei confronti di un 45enne di origine argentina. L'ordinanza emessa dal Tribunale di Latina prevede la misura del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai parenti con l'obbligo di mantenere una determinata distanza e con divieto di comunicare con qualsiasi mezzo.
L'indagine è partita dopo una serie di denunce presentate dalla parte offesa, titolare di due esercizi commerciali presso il centro commerciale di via Picasso, che accusa l'uomo del reato di stalking «per aver tenuto nei confronti della parte offesa una pluralità di condotte moleste e di minacce di morte, volte a costringere la malcapitata vittima a dismettere le sue attività commerciali all'interno del centro commerciale» come spiega la Questura in una nota stampa.
Un piano che andava avanti da tempo, secondo quanto verificato dagli investigatori, fino a giungere al periodo più recente quando l'indagato avrebbe addirittura approfittato dell'emergenza Covid per colpire la sua vittima. L'uomo, secondo l'accusa, nel novembre 2020 ha segnalato alla polizia locale di Latina «la presunta violazione delle restrizioni Covid da parte delle attività commerciali della vittima, determinandone così una temporanea chiusura pur non essendovene i presupposti». Una lunga serie di iniziative finalizzate a colpire le attività commerciali della vittima, con l'obiettivo di spingerla alla cessione delle attività. L'indagine è in corso, mentre il provvedimento cautelare è stato già eseguito dagli agenti della Squadra Mobile.
La polizia ha dato esecuzione anche ad altre due ordinanze. La prima riguarda l'applicazione della misura degli arresti domiciliari nei confronti di un 26enne accusato di aver molestato la sua ex compagna, contattandola telefonicamente più volte al giorno, inviandole continuamente messaggi, anche in orari notturni, «provocandole un perdurante stato d'ansia e di paura» come spiega la Questura. La seconda riguarda un cittadino tunisino di 57 anni trasferito in carcere con l'accusa di maltrattamenti nei confronti della ex moglie.
Marco Cusumano
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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