Il viaggio verso Tokyo è lungo e rallentato dall'incognita covid. Le olimpiadi si avvicinano e gli azzurri del remo si preparano al grande evento con costanza e tenacia. A vegliare sulla nazionale ci sono tecnici, allenatori ed anche fisioterapisti. La salute dei campioni della nazionale di canottaggio è letteralmente nelle mani anche di Simona Tecame, 26 anni, originaria di Frattamaggiore in provincia di Napoli, capo di terza classe della Marina Militare, attualmente in servizio presso Mariremo Sabaudia. Dopo la laurea in fisioterapia all'Università Luigi Vanvitelli ed un'esperienza presso il centro di riabilitazione ortopedica di Napoli, Simona ha deciso di indossare l'uniforme ed è entrata in Marina, nel 2018. Dopo 10 mesi trascorsi a Taranto, presso Mariscuola, per lei c'è stato un periodo di imbarco sulla Amerigo Vespucci. Infine il trasferimento presso il Centro Remiero di Sabaudia guidato dal comandante Sergio Lamanna. Quando c'è bisogno di lei si rimbocca le maniche e parte. Durante i giorni dell'emergenza covid è stata inviata a fornire supporto presso l'ospedale da campo di Iesi. Ora si trova presso il centro federale di Piediluco per fornire il suo supporto, grazie alla disponibilità della Marina Militare.
In occasione del raduno valutativo, in svolgimento a Piediluco fino al prossimo 19 febbraio, Simona fa parte dello staff sanitario sportivo della nazionale.
«Sono impegnata ogni giorno con gli atleti alle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19 racconta Simona Su di loro, su indicazione del medico, applichiamo terapia manuale e fisica. Per chi fa il mio lavoro è grande soddisfazione potersi occupare degli atleti olimpici. È bello anche ascoltare i loro racconti, supportarli lungo la strada che li conduce al raggiungimento dei loro sogni e dei loro obbiettivi. Sarebbe bellissimo, un giorno, poterli accompagnare alle Olimpiadi».
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