Si inaspriscono i toni verso il ballottaggio

Si inaspriscono i toni verso il ballottaggio
3 Minuti di Lettura
Giovedì 7 Ottobre 2021, 05:02
IL QUADRO
Damiano Coletta 35,66%; Vincenzo Zaccheo 48,30%. Ecco il dato definitivo del primo turno delle amministrative di Latina. Le due ultime sezioni hanno chiuso: la 21 e la 46, che da tre giorni erano impegnate nel conteggio dei voti, hanno consegnato nel tardo pomeriggio di ieri il dato finale dei sindaci. Un conteggio di fronte al quale presidenti e scrutatori di seggio si erano arresi dopo ore interminabili, rimettendo tutto nelle mani della commissione elettorale.
DATI DEFINITIVI
Ora il dato dei sindaci è completo, con 116 sezioni su 116: Damiano Coletta (Lbc e Pd) recupera quindi, passando dal precedente 35,48% all'attuale 35,66%, mentre Vincenzo Zaccheo scende dal precedente 48,46% all'attuale 48,30%. Differenze minime o nulle per gli altri: 5,11% per Annalisa Muzio; 3,33% per Antonio Bottoni; 3,28% per Gianluca Bono; 3,16% per Nicoletta Zuliani. 0,66% per Sergio Sciaudone; 0,36% per Andrea Ambrosetti; chiude Tonino Mancino con lo 0,15%.
NIENTE CONFRONTO
Nessun confronto con Coletta. Zaccheo e la sua coalizione ci hanno ripensato, a neanche 24 ore di distanza dalla disponibilità data dal candidato sindaco del centrodestra a un faccia a faccia sulla tv di Stato. «Coletta - scrive la coalizione - chiede un confronto pubblico in piazza essendo abituato, da ex calciatore, alla logica della curva. Non ci sono le condizioni minime per acconsentire ad un confronto con chi fugge dalle idee e dai programmi per rifugiarsi nell'insulto, nella demonizzazione continua dell'avversario». E la medesima risposta l'ha avuta Il Messaggero stesso: la testata ha chiesto a Zaccheo la disponibilità a un confronto, ma la risposta è stata secca: «Non siamo disponibili a confrontarci con chi diffonde note come quella ultima su Fb». Il centrodestra parla di «deludente performance elettorale di Coletta ed Lbc, inchiodati al 20% se si esclude l'apporto del Pd. Quindi prima di far riferimento ad inesistenti litigi nel centrodestra, guardi a casa propria». Il riferimento è naturalmente ai 1.200 voti di differenza che hanno fermato Zaccheo al ballottaggio con il 48% del primo turno mentre le sue liste sono volate al 53%, frutto di voto disgiunto. «Se si analizzano i voti di preferenza in casa Lbc - prosegue la nota del centrodestra - si può notare che il vicensindaco Paola Briganti non risulta eletta, né tantomeno la segretaria e capolista del movimento del Sindaco, Elettra Ortu La Barbera».
Soddisfazione viene invece espressa da FdI che, spiega il senatore Nicola Calandrini, «cresce in termini di consenso elettorale: siamo il primo partito a Latina e a Cisterna, con percentuali lusinghiere a Formia, Sezze, Minturno; eleggiamo consiglieri anche a Itri e Pontinia. Oggi FdI può vantare di essere la forza politica leader del centrodestra in provincia e in ambito nazionale».
LA REPLICA
Al centrodestra Coletta ha risposto su Fb, appellandosi in primo luogo a coloro che non sono andati alle urne al primo turno: «Il 17 e 18 ottobre si gioca il futuro di Latina e ognuno di noi ha la possibilità di contribuire con il proprio voto per proseguire la strada del cambiamento: nel secondo tempo bisognerà gestire i fondi che arriveranno dall'Europa per la ripartenza e tutti insieme dobbiamo essere garanzia della comunità». In relazione alla maggioranza ottenuta dalle liste di centrodestra, Coletta osserva che «il mio competitor parla di governabilità, proprio lui che non è stato in grado di governare nemmeno quando aveva una maggioranza bulgara ed è finito commissariato». E, sul confronto con Zaccheo, afferma che «il suo coraggio a quanto pare è durato meno di 24 ore, non vuole più confrontarsi con me perché sa che ne uscirebbe ridimensionato e parla a sproposito di insulti e di logiche della curva, quando cinque anni fa, gli stessi che oggi lo sostengono, organizzavano le claque con i fischietti per impedirmi di parlare nei confronti pubblici».
Andrea Apruzzese
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA